
BARNET, ENGLAND - JANUARY 24: The Southport team walk off after inspecting the pitch ahead of the Vanarama Football Conference League match between Barnet and Southport at The Hive on January 24, 2015 in Barnet, England. (Photo by Jordan Mansfield/Getty Images)
Muoversi fa bene, non ci stanchiamo mai di ripeterlo: secondo uno studio dell’Università di Cambridge la mancanza di attività fisica uccide più dell’obesità e anche il minimo esercizio fisico può aiutare a combattere e prevenire le patologie croniche in grado di peggiorare il nostro tenore di vita, prolungando la vita.
Il segreto della longevità starebbe in 20 minuti di passeggiata al giorno: il National Health Service britannico, in uno studio pubblicato sul British Medical Journal, sostiene che un allenamento moderato di 150 minuti a settimana (due ore e mezza totali) potrebbe aiutare a ridurre le percentuali di mortalità prematura fino al 23%.
L’allenamento tipico consigliato per le persone fra 19 e 64 anni prevede un’attività aerobica moderata come la tradizionale camminata a passo veloce o un giro in bicicletta che non comporti sforzo agonistico eccessivo, nell’ordine di una classica pedalata leggera; ma se si intensifica lo sforzo concentrandolo in un momento ridotto, vale a dire 20 minuti al giorno per almeno 75 minuti a settimana, i benefici sono maggiori.
I dati degli studi incrociati dimostrano che i decessi prematuri tendono a calare del 19% rispetto alle percentuali di chi fa una vita sedentaria: in sostanza, i ricercatori pensano che anche un minuto di allenamento fisico può fare una minima differenza rispetto all’inattività totale.
A completare queste analisi sull’efficacia dell’esercizio fisico quale strumento primario per vivere più a lungo arriva anche un altro studio pubblicato su Medicine and science in sport exercise: fare almeno 10.000 passi al giorno è la prima regola per evitare le malattie cardiovascolari e proteggere il cuore, quindi camminare è fortemente indicato per mantenere il sistema cardiocircolatorio efficiente e reattivo.
Sin dall’età giovane, infatti, capillari rotti e affaticamento possono essere il primo segnale di cattivo funzionamento della circolazione, che alla lunga può esporre a problemi di ipertensione e infarto: camminare per spostarsi da un luogo all’altro e concedersi un po’ di esercizio fisico sono i primi strumenti (gratis, nella maggior parte dei casi) per garantirsi una vita lunga e sana.
Via | ACSM