Per limitare i danni associati alla ludopatia, il gioco d’azzardo compulsivo, la Regione Lombardia ha stilato un decalogo su cui dovrebbe basarsi la prossima legge regionale contro il gioco d’azzardo. Il documento, redatto dal Gruppo di lavoro istituito dalla commissione Occupazione e lavoro, è stato presentato nella mattinata di ieri durante una conferenza stampa a Palazzo Pirelli, a Milano. All’incontro hanno presenziato il presidente della commissione, Angelo Ciocca (della Lega Nord), il vicepresidente, Carlo Malvezzi (Pdl) e il consigliere e segretario Enrico Brambilla (Pd). Insieme a loro sono intervenuti all’incontro i componenti del Gruppo di lavoro: Giulio Gallera (Pdl), Fabio Rolfi (Lega Nord), Mario Barboni (Pd), Stefano Buffagni (Movimento 5 Stelle), Daniela Maroni (Lista Maroni presidente), Michele Busi (Patto civico Ambrosoli) e Riccardo De Corato (capogruppo di Fratelli d’Italia).
I cittadini lombardi spendono, in media 1.700 euro all’anno a testa per giocare alle slot machine. A Pavia si registra addirittura il record nazionale: in questa provincia l’investimento pro capite in “macchinette” è di 2.125 euro. Seguono Como, con 1504 euro e Bergamo, dove in media si spendono in giocate 1.238 euro a testa all’anno. Non a caso il documento contenente le proposte concrete dei sindaci dei comuni della Lombardia per contrastare la crisi economica presentato da Attilio Fontana, presidente della sezione lombarda dell’ANCI (Associazione Nazionale Comune Italiani), in previsione delle elezioni regionali del 24 e 25 febbraio scorsi indicava fra i punti fondamentali la necessità di contrastare la sempre più ampia diffusione della ludopatia, sostenuta dalle sempre più numerose sale da gioco.
Il decalogo redatto dal Gruppo di lavoro della commissione Occupazione e lavoro include i seguenti punti:
Via | Agi