La mannite – a cosa serve lo approfondiamo di seguito – è uno zucchero alcolico versatile che trova ampio impiego in diversi settori. Conosciuta anche come D-mannitolo, può essere ottenuta naturalmente da fonti come alghe marine e la manna del Fraxinus ornus, oppure essere prodotta in laboratorio attraverso metodi semisintetici. Grazie al suo potere dolcificante naturale a basso contenuto calorico, viene utilizzata nell’industria alimentare come alternativa allo zucchero. Ma trova anche applicazione come agente di consistenza in prodotti alimentari e farmaceutici, come diuretico, lassativo osmotico e additivo industriale. Vediamo quando è meglio prendere la mannite e quanta assumerne.
Dal punto di vista chimico, il mannitolo è un isomero del sorbitolo, un altro zucchero che a temperatura ambiente si presenta come un solido bianco inodore. Allo stesso tempo, è un ingrediente alimentare che appartiene alla categoria degli stabilizzanti, addensanti, gelificanti ed emulsionanti. Tuttavia, è principalmente conosciuta ed utilizzata come dolcificante. Grazie a tale suo potere, viene impiegata per sostituire lo zucchero in diversi prodotti. In sostanza, dolcifica gli alimenti ma provocando un minore impatto sul livello di zucchero nel sangue. Ma non solo: analizziamone nel dettaglio tutti gli usi.
Come anticipato, ha diverse applicazioni e usi in diversi settori. Tra le principali funzioni della mannite si annoverano le seguenti.
L’assunzione della mannite dipende dall’obiettivo e dall’uso specifico. Come dolcificante può essere assunta come alternativa allo zucchero nella preparazione di bevande, alimenti o prodotti da forno. Come lassativo, invece, è consigliabile seguire le istruzioni fornite dal medico o riportate sulla confezione del prodotto. Solitamente si assume a stomaco vuoto per favorire un’azione intestinale efficace. A chi si chieda quanta assumerne per andare in bagno, si consiglia di non superare i 10-30 grammi al giorno.
Appurato a cosa serve la mannite, passiamo ai suoi effetti collaterali. In via generale è una sostanza ben tollerata dalla maggioranza delle persone. Anche dai bambini, nei quali non sembra essere associata a coliche o nausea. A tal proposito, è interessante notare che per via del suo potere lassativo, in Australia è vietato usarla nei cibi destinati al consumo da parte dei più piccoli. E’ necessario evitarne l’assunzione in dosi elevate, in quanto a queste sono legati possibili dolori addominali e flatulenza. Si tratta pur sempre di un lassativo, e per questo bisogna evitarla in presenza di determinati problemi intestinali, come le occlusioni. Infine, potrebbe interferire con l’assorbimento di alcuni farmaci assunti per via orale. Ricordate sempre che, al fine di evitare potenziali rischi, è consigliabile consultare un medico prima di utilizzare la mannite o qualsiasi prodotto contenente questa sostanza.
FONTI: