Mantenersi attivi tiene alla larga il rischio di demenza
Mantenersi fisicamente e mentalmente attivi durante la mezza età è collegato a un minor rischio di soffrire di demenza. Ecco cosa emerge da un nuovo studio.
Mantenersi fisicamente e mentalmente attivi durante la mezza età è collegato a un minor rischio di soffrire di demenza. A suggerirlo è un nuovo studio pubblicato sulla rivista Neurology, dal quale emerge che queste attività (come ad esempio leggere, suonare strumenti musicali, cantare in un coro, andare ai concerti, fare giardinaggio e cucire), possono effettivamente avere un ruolo nella prevenzione della demenza in età avanzata e nel preservare la salute cognitiva.
È eccitante perché queste sono attività che le persone possono incorporare nella loro vita abbastanza facilmente e senza molte spese.
Lo studio ha coinvolto un campione di 800 donne svedesi con un’età media di 47 anni, le quali sono state seguite per un periodo di 44 anni. All’inizio dello studio, alle partecipanti sono state chieste informazioni in merito alle loro attività mentali e fisiche.
Durante lo studio, 194 donne hanno sviluppato demenza. Di queste, 102 avevano il morbo di Alzheimer, 27 avevano sviluppato la demenza vascolare e 41 avevano la demenza mista, cioè quando è presente più di un tipo di demenza.
Lo studio ha rilevato che, rispetto alle donne con un basso livello di attività mentali, le donne con un alto livello di attività mentali avevanocorrevano:
- il 46% in meno di probabilità di sviluppare la malattia di Alzheimer
- il 34% di probabilità in meno di sviluppare la demenza in generale.
Rispetto alle donne inattive, quelle fisicamente più attive avevano invece:
- il 52% in meno di probabilità di sviluppare demenza vascolare
- il 56% meno probabilità di sviluppare demenza mista.
via | Eurekalert
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