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Meditazione ed esercizio fisico, le nuove armi contro l’influenza

Secondo un nuovo studio i sintomi respiratori dell'influenza possono essere ridotti drasticamente agendo su corpo e mente

Meditazione ed esercizio fisico, le nuove armi contro l’influenza

Non solo vaccini: anche meditazione ed esercizio fisico possono aiutare a combattere l’influenza, soprattutto quando l’età avanza. A svelare le potenzialità di quello che gli esperti definiscono “mindfulness training” è uno studio della School of Medicine and Public Health dell’Università del Wisconsin (Madison, Stati Uniti), pubblicato sugli Annals of Family Medicine.

Fra i 149 individui che hanno partecipato allo studio fino alla sua conclusione, 51 hanno seguito un programma di meditazione, 47 un programma di esercizio fisico e altri 51 hanno formato il gruppo di controllo. Il monitoraggio delle infezioni respiratorie acute, come, appunto, l’influenza, ha dimostrato che al di sopra dei 50 anni di età l’incidenza, la durata e la gravità dei sintomi è inferiore del 40-50% in chi pratica la meditazione. Anche svolgere attività fisica ha, però, un effetto.

I partecipanti che hanno seguito il programma di esercizio, infatti, hanno sperimentato una riduzione dei sintomi del 30-40%.

Fra i sintomi analizzati sono inclusi naso che cola, mancanza d’aria, starnuti e mal di gola. Inoltre tre giorni dopo la comparsa dei sintomi i ricercatori hanno analizzato campioni delle secrezioni nasali.

I dati raccolti hanno evidenziato un totale di 257 e 241 giorni di malattia in chi aveva, rispettivamente, meditato o praticato attività fisica, contro i 453 registrati nel gruppo di controllo. Inoltre chi aveva seguito il programma di meditazione o di allenamento si era assentato per meno giorni dal lavoro a causa dei sintomi dell’influenza.

Bruce Barrett, primo autore della ricerca, ha spiegato che

molte informazioni precedenti avevano suggerito che la meditazione e l’esercizio potessero esercitare benefici utili a prevenire le infezioni respiratorie acute, ma non erano stati fatti studi randomizzati di alta qualità.

In questo caso, invece, tutti gli individui hanno seguito il programma assegnato per 8 settimane e il loro stato di salute è stato monitorato durante tutta la stagione influenzale.

Il ricercatore ha sottolineato l’importanza dei risultati ottenuti precisando che i vaccini antinfluenzali, sempre meno amati in suolo italico,

funzionano solo su 3 ceppi di influenza ogni anno.

Ora Barrett e colleghi hanno ricevuto nuovi fondi per rispetere lo studio includendo 400 individui tra i 30 e i 70 anni. Non ci resta che aspettare conferme.

Via | University of Wisconsin-Madison
Foto | Flickr

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