Melania Trump e l’intervento a un rene per una “patologia benigna”
Melania Trump è stata operata per una patologia benigna al rene: si parla di embolizzazione per fermare un'emorragia.
Intervento improvviso per Melania Trump a un rene. Come reso noto dalla Casa Bianca, la First Lady è stata sottoposta a un’operazione di embolizzazione per un problema di entità lieve. Secondo quanto si apprende dal comunicato, la moglie di Donald Trump si trova ricoverata presso il Walter Reed National Military Medical Center a Bathesda, vicino Washington. Sta bene e l’intervento è andato bene.
Secondo quanto reso noto dal comunicato stampa, la First Lady è stata sottoposta a un intervento di embolizzazione, avvenuto con successo e senza nessuna complicazione. Si tratta di un’operazione non troppo invasiva per bloccare un’emorragia tramite occlusione dei vasi sanguigni. La 48enne ora sta bene e come sottolineato dalla sua portavoce, Stephanie Grisham, l’intervento è stato eseguito per una patologia benigna. Quindi in teoria nulla di grave.
Durante l’operazione Donald Trump è rimasto alla Casa Bianca, ma con un tweet ha fatto sapere che tutto procedeva bene e che sarebbe andato a trovare la moglie in ospedale, ringraziando tutti per le preghiere.
Heading over to Walter Reed Medical Center to see our great First Lady, Melania. Successful procedure, she is in good spirits. Thank you to all of the well-wishers!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 14 maggio 2018
La First Lady con tutta probabilità rimarrà ricoverata in ospedale per una settimana, ma non vede l’ora di tornare al lavoro alla Casa Bianca.
Cos’è l’embolizzazione
Cos’è l’embolizzazione? Si tratta di una terapia mini invasiva che ha l’obiettivo di ridurre o di bloccare il flusso del sangue in vasi colpite da patologie, che possono essere di lieve entità o più gravi. Anche aneurismi o problemi alle vene varicose, così come malformazioni venose o alle arterie, possono essere trattate con questa terapia poco invasiva che evita il sanguinamento e ha un basso rischio di infezioni, oltre che l’assenza di cicatrici dopo l’intervento.
Via | Repubblica