Il Sistema Sanitario Nazionale italiano, con le sue fondamentali caratteristiche di universalità, uguaglianza e solidarietà, rappresenta un modello di riferimento a livello internazionale. Durante l’evento di celebrazione della ‘Giornata Nazionale delle Professioni Sanitarie, Sociosanitarie, Socioassistenziali e del Volontariato’, tenutosi il 20 marzo 2025, la premier Giorgia Meloni ha rimarcato l’importanza della sanità pubblica e gli “stanziamenti record” previsti dal governo per il settore.
La premier ha espresso il suo riconoscimento ai professionisti sanitari, definendoli il motore del Sistema Sanitario Nazionale. Orazio Schillaci, ministro della Salute, ha delineato le prospettive future, evidenziando la necessità di un nuovo assetto che avvicini i servizi sanitari ai cittadini. La Meloni ha dichiarato che il Fondo Sanitario Nazionale raggiungerà nel 2025 la cifra record di 136,5 miliardi di euro, con una spesa pro-capite di 2317 euro.
In aggiunta, sono stati stanziati 1,3 miliardi di euro per investimenti negli ospedali attraverso gli Accordi di Coesione, e con la revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), sono stati liberati ulteriori 750 milioni di euro per la sanità. La premier ha sottolineato l’importanza di un emendamento parlamentare che prevede 30 milioni di euro per riconoscere un compenso agli specializzandi di aree non mediche, come farmacisti, psicologi, biologi, odontoiatri, chimici, fisici e veterinari. Questo investimento è considerato essenziale per garantire l’eccellenza del servizio sanitario.
La presidente del Consiglio ha evidenziato la necessità di proteggere e valorizzare il Sistema Sanitario Nazionale, sottolineando che i professionisti sanitari sono fondamentali per mantenere le caratteristiche di universalità, uguaglianza e solidarietà. Ha espresso una posizione ferma contro le aggressioni nei confronti degli operatori sanitari, definendo questo fenomeno come “inaccettabile” e promettendo un impegno deciso per contrastarlo.
Il ministro Schillaci ha messo in luce le criticità che affliggono la sanità pubblica, come la carenza di personale in diversi settori. Nonostante un aumento del personale negli ultimi anni, rimane un problema di disaffezione nei confronti del servizio sanitario pubblico, che rende difficile il reclutamento di professionisti. Sebbene i medici non manchino in termini assoluti, si registra una carenza di specialisti in alcune aree, medici di medicina generale e infermieri. Schillaci ha promesso un aumento delle retribuzioni, in particolare per le aree più a rischio, come l’emergenza.
Le risorse necessarie per l’assunzione di nuovo personale sono già state allocate tra le Regioni. Ugo Cappellacci, presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, ha annunciato una legge di riforma per riorganizzare le 31 professioni sanitarie, che coinvolgono oltre 1,2 milioni di lavoratori. Tuttavia, il rinnovo del contratto per gli operatori della sanità appare incerto, con una nuova convocazione all’Aran prevista per il 25 marzo 2025, dopo il fallimento delle trattative di gennaio.
La riunione si è conclusa senza un accordo, con i sindacati Cgil, Uil e Nursing Up che hanno ribadito il loro rifiuto a causa della mancanza di un incremento delle risorse. Il sindacato degli infermieri Nursind ha definito questa decisione “irresponsabile” e ha richiesto l’intervento di governo e Regioni per risolvere la situazione.