Memoria e sonno profondo
Affinchè la nostra memoria sia impeccabile, è importante fare dei sonni profondi. Lo ha dimostrato uno studio congiunto di un istituto olandese di neurologia di Amsterdam, che l’ha pubblicato su Nature Neuroscience. In questa ricerca alcuni volontari sani sono stati privati del sonno ad onde lunghe, cioè del sonno non REM, che è un sonno […]
Affinchè la nostra memoria sia impeccabile, è importante fare dei sonni profondi. Lo ha dimostrato uno studio congiunto di un istituto olandese di neurologia di Amsterdam, che l’ha pubblicato su Nature Neuroscience.
In questa ricerca alcuni volontari sani sono stati privati del sonno ad onde lunghe, cioè del sonno non REM, che è un sonno più profondo del sonno REM, caratterizzato invece da un’attività onirica intensa. I ricercatori hanno seguito i volontari mentre dormivano, osservando le varie fasi del sonno, attraverso encefalogrammi e miogrammi.
Il passaggio dal sonno profondo a quello più leggero veniva accellerato da un suono acustico, grazie al quale i pazienti, comunque, non si risvegliavano del tutto. Nei test di memoria fatti successivamente, nei soggetti in cui il sonno profondo era stato diminuito, si mostrava una maggiore difficoltà nel mantenimento dei ricordi. Il tutto sembra essere dovuto ad una diminuita attività dell’ippocampo, una delle principali zone del cervello legata alla memoria.
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