
Marzo è il mese dedicato alla sensibilizzazione sul mieloma multiplo, e l’Associazione Italiana contro leucemie, linfomi e mieloma (Ail) fa luce su temi cruciali come la sopravvivenza globale, la qualità della vita e le problematiche legate alle infezioni. In Italia, ogni anno, circa 5.700 persone ricevono la diagnosi di questa malattia, che rappresenta il secondo tumore del sangue più diffuso dopo i linfomi.
Trattamenti innovativi e aspettativa di vita
L’analisi dell’Ail evidenzia come i recenti sviluppi nel campo della medicina abbiano portato a un significativo miglioramento della sopravvivenza globale dei pazienti. Grazie a trattamenti innovativi, tra cui gli inibitori dei proteasomi, gli anticorpi monoclonali e le terapie cellulari, l’aspettativa di vita è aumentata notevolmente: da una media di 3-5 anni di una decina di anni fa, ora si parla di 7-10 anni e, in alcuni casi, anche oltre. Per alcuni pazienti è possibile raggiungere una remissione della malattia. Tuttavia, l’Ail avverte che il rischio di recidiva rimane presente. Se da un lato l’aumento della longevità rappresenta un traguardo importante, dall’altro comporta nuove sfide, in particolare l’incremento del rischio di infezioni. Le infezioni colpiscono tra il 40% e il 60% dei pazienti, dovuto alla compromissione del sistema immunitario causata sia dalla malattia stessa che dagli effetti collaterali delle terapie. Questo sottolinea l’urgenza di una gestione tempestiva delle infezioni.
Qualità della vita e gestione dei sintomi
Un altro aspetto fondamentale è la qualità della vita dei pazienti. Sintomi come dolore, fatica e difficoltà motorie devono essere affrontati in modo adeguato per consentire ai pazienti di vivere in modo quanto più normale possibile. Ombretta Annibali, responsabile del Day Hospital Ematologico della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma, sottolinea che la sopravvivenza globale è aumentata grazie all’introduzione di farmaci innovativi e a una comprensione più approfondita dei meccanismi della malattia, che hanno rivoluzionato le opzioni terapeutiche, permettendo di controllare meglio il mieloma.
Fabio Efficace, responsabile del gruppo Qualità di Vita del Gimema-Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell’Adulto, evidenzia come la qualità della vita dei pazienti venga misurata attraverso questionari scientifici specifici. Corrado Girmenia, responsabile dell’Uosd Pronto Soccorso e Accettazione della Divisione Ematologia presso il Policlinico Umberto I dell’Università Sapienza di Roma, aggiunge che i pazienti con mieloma sono particolarmente vulnerabili alle infezioni da pneumococco, all’influenza e al virus Herpes Zoster, tutte prevenibili grazie ai vaccini.
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