Metodo Stamina, famiglie in protesta a Montecitorio: approvata la sperimentazione in Italia
Tensione in piazza Montecitorio, dove alcuni manifestanti hanno cercato di oltrepassare la zona recintata presidiata dalle forze dell'ordine. In serata arriva, però, la buona notizia: la commissione Affari sociali ha approvato l'emendamento che dà il via libera alla sperimentazione
Quella di ieri è stata una giornata cruciale per il futuro del metodo Stamina e dei sempre più numerosi pazienti che chiedono di poter ricevere il trattamento a base di cellule staminali che ormai da mesi occupa le pagine dei rotocalchi. Dopo che le famiglie dei malati e i comitati di pazienti si sono riuniti in manifestazione a Montecitorio per sostenere l’emendamento al decreto Balduzzi che apre alla sperimentazione di terapie avanzate a base di cellule staminali mesenchimali (quelle utilizzate, appunto, nel metodo Stamina) la commissione Affari sociali lo ha approvato all’unanimità.
Durante la manifestazione la tensione ha regnato sovrana. Bersaglio dello slogan scelto dai manifestanti è stato il neoeletto Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. “Lorenzin assassina”, hanno infatti urlato le persone riunite a Montecitorio, chiedendo, allo stesso tempo, di incontrare il ministro.
Davide Vannoni, presidente di Stamina, è intervenuto alla manifestazione dichiarando che al momento
sono 84 i pazienti in cura agli Spedali di Brescia con il metodo Stamina, ma ci sono 600 famiglie pronte a fare ricorso per ottenere le cure con staminali sulla base del nostro protocollo.
Secondo Vannoni sarebbe in atto un’azione della
lobby Agenzia del Farmaco-Farmindustria, per cercare di distruggere questa possibilità di cura. Lorenzin usa lo stesso portavoce dell’ex ministro Sacconi, la cui moglie è direttore generale di Farmindustria.
Da parte sua, l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha dichiarato di apprendere
con stupore le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dal Presidente di Stamina Vannoni circa una presunta ‘lobby Aifa-Farmindustria’ e oltre a respingerle invita Vannoni a esplicitarne in maniera chiara il senso riservandosi di agire nelle sedi competenti
ribadendo
il proprio ruolo di Autorità regolatoria garante della tutela e difesa della salute dei cittadini attraverso la disponibilità di cure di comprovata efficacia e sicurezza.
Anche Farmindustria si è difesa, dichiarando in una nota stampa che
le parole del Presidente di Stamina, Davide Vannoni, espresse a mezzo stampa, sono prive di qualsiasi fondamento. Contrariamente a quanto dichiarato da Vannoni, Farmindustria non è mai intervenuta sul protocollo Stamina. Altrettanto falsa è la dichiarazione che l’onorevole Renato Brunetta sia stato consulente di Farmindustria. Non lo è e non lo è mai stato.
Oltre a questo botta e risposta la giornata ha, però, portato anche a qualcosa di concreto. L’approvazione dell’emendamento si tradurrà, infatti, nello stanziamento di 3 milioni di euro, vincolati nel fondo sanitario nazionale, per la sperimentazione e l’istituzione di un osservatorio per il monitoraggio che include sia esperti, sia le asociazioni dei pazienti.
La sperimentazione sarà possibile per 18 mesi a partire dal prossimo 1 luglio. Le modalità di preparazione delle cellule, uno dei principali oggetti delle diatribe cui abbiamo assistito in questi mesi, dovranno essere messe a disposizione di Aifa e Istituto Superiore di Sanità (Iss) per granatire la ripetibilità delle terapie.
Via | Ansa