Metodo Stamina, i medici di Brescia dicono basta: “Ne va della nostra dignità”
Gli Spedali Civici di Brescia, che finora hanno permesso a Vannoni di utilizzare il suo metodo Stamina, viste le troppe polemiche hanno deciso di dire basta. Non lo useranno più, perché ne va della loro dignità.
I medici degli Spedali Civici di Brescia dicono basta al Metodo Stamina di Vannoni. La somministrazione delle cellule staminali, al centro di ferventi polemiche negli ultimi mesi, non avverrà più all’interno dell’ospedale: la pratica è in stallo, nonostante alcuni ordini dei giudici che con le loro sentenze hanno concesso le cure ad alcuni pazienti malati. Nove medici del gruppo Internal Audit Stamina, infatti, hanno deciso di dire basta.
Ezio Belleri, commissario straordinario dell’azienda ospedaliera bresciana, ha sottolineato che i medici sono liberi di agire secondo scienza e coscienza e quindi sono liberi di rifiutarsi di somministrare il metodo Stamina. Un vero e proprio caso di obiezione tecnica nel somministrare ai pazienti cose di cui non si conosce l’effettiva realizzazione, cose di cui non si conoscono, come sottolineato dai Nas dei Carabinieri che nelle loro indagini sul metodo Stamina hanno sottolineato che i medici non sapevano ciò che andavano ad infondere nei pazienti.
Questi nove medici, con una lettera scritta al commissario, hanno detto basta, chiedendo eventualmente di procedere ai trattamenti su formale disposizione del legale rappresentante per ogni sintolo caso che è stato ordinato dai giudici. Il commissario ha così risposto:
Provvederò a comunicare gli ordini dei giudici personalmente a ciascun operatore, rimettendo agli stessi di decidere, in scienza e coscienza, e sotto la propria responsabilità professionale, se procedere o meno all’effettuazione del trattamento. In caso di rifiuto, i pazienti interessati e i giudici che hanno emesso l’ordine verranno tempestivamente informati del fatto che l’azienda si trova nella impossibilità di proseguire i trattamenti in corso e di avviarne di nuovi.
La situazione, dunque, è in stallo: perché le infusioni del metodo Stamina a Brescia possano continuare serve il sì alla sperimentazione del nuovo comitato scientifico che il Ministero non ha ancora nominato. Commissione che rischia già una bocciatura da parte del Tar. Vi teremo aggiornati su ulteriori sviluppi della vicenda.
Via | Corriere