Migliorare l’alimentazione dopo l’infarto allunga la vita
Una dieta sana non protegge solo un cuore sano, ma anche quelli infartuati. Il segreto? Seguire i principi della Dieta Mediterranea
Gli esperti lo sostengono ormai da tempo: il modo migliore per proteggere il cuore è uno seguire uno stile di vita salutare. Oggi a supporto di questa raccomandazione arrivano i risultati di una ricerca condotta all’Harvard Medical School of Public Health di Boston, pubblicata su JAMA Internal Medicine, secondo cui migliorare le proprie abitudini alimentari allunga la vita anche a chi è già stato vittima di un infarto.
Lo studio ha previsto l’analisi dei dati relativi a più di 4 mila fra uomini e donne coinvolti in due diversi studi iniziati negli anni ’70 e ’80. All’inizio di questi studi nessuno di questi individui aveva avuto a che fare con un infarto, un ictus, malattie cardiovascolari o un cancro, ma alla loro conclusione tutti avevano dovuto affrontare le conseguenze di un infarto.
Le abitudini alimentari dei partecipanti sono state monitorate attraverso questionari compilati ogni 4 anni. Sulla base dei dati raccolti i ricercatori hanno assegnato ad ogni individuo un punteggio, basato su fattori come il consumo di carne rossa e processata, di frutta secca, di bevande zuccherate, di verdure, di grassi, di alcol, di cereali integrali e di sale. Incrociando queste informazioni con lo stato di salute dei pazienti i ricercatori hanno scoperto chi dopo l’infarto ha migliorato più degli altri la propria alimentazione ha ridotto del 30% il rischio di morire per una qualsiasi causa e del 40% quello di morire a causa di un problema cardiovascolare.
I benefici di un’alimentazione salutare sono quindi simili a quelli ottenibili con l’assunzione delle statine, i farmaci più utilizzati per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo. Non solo, gli stessi autori hanno precisato che i risultati ottenuti sono simili a quelli emersi da studi che in passato hanno valutato i benefici della Dieta Mediterranea.
In effetti anche gli autori di un editoriale di accompagnamento allo studio hanno sottolineato che i parametri utilizzati per assegnare un punteggio all’alimentazione dei partecipanti sono molto simili ai principi della Dieta Mediterranea. E se, come ha commentato Ramon Estruch, fra gli autori dell’editoriale,
è davvero difficile cambiare le abitudini alimentari delle persone
lo stesso Estruch ha aggiunto che
piccoli cambiamenti nelle abitudini alimentari possono portare a grandi cambiamenti nella salute.
Insomma, basta davvero poco per vivere più a lungo e quando si tratta della salute del cuore ogni rinuncia, per piccola che sia, può essere ricompensata con benefici ben più grandi.