Per migliorare la memoria, vai in palestra
Sport e memoria vanno di pari passo, quindi sarà meglio andare a fare una bella corsetta.
Non tutti amano fare sport, ma di certo tutti noi desideriamo avere una buona memoria anche in età più avanzata. Ebbene, se anche voi la pensate così, allora sarà davvero il caso di indossare le vostre scarpe da tennis e allenarvi! Se è vero infatti che lo sport fa bene al corpo, è altrettanto vero che un allenamento regolare fa bene anche al cervello.
Non si tratta di un luogo comune, ma di un fatto confermato da anni di ricerche scientifiche. L’ultimo studio è quello ad opera dei neuroscienziati dell’Università di Ginevra (UNIGE), i quali hanno valutato le prestazioni di memoria dopo una sessione sportiva di un campione di partecipanti, ed hanno osservato che una sessione di allenamento intenso di soli 15 minuti può influenzare positivamente la memoria, favorendo persino l’acquisizione di nuove capacità motorie.
Ma in che modo avviene tutto ciò? Presto detto! Gli scienziati spiegano che alla base di questa associazione di sarebbe l’azione degli endocannabinoidi, ovvero molecole che possono migliorare la plasticità sinaptica e le connessioni fra i neuroni.
Attraverso lo studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports gli autori spiegano che dopo aver fatto sport avvertiamo spesso una sensazione di euforia. Ebbene questa sensazione è dovuta proprio agli endocannabinoidi, che vengono prodotti durante l’allenamento.
Problemi di memoria? Fai sport!
Per analizzare la questione, gli autori hanno chiesto a 15 uomini (non atleti), di sottoporsi a un test della memoria in tre condizioni differenti, ovvero dopo 30 minuti di cyclette a intensità moderata, dopo 15 minuti di cyclette ad alta intensità o dopo un periodo di riposo. Mediante una serie di esami (che comprendono test del sangue e risonanza magnetica), gli scienziati hanno osservato che l’attività fisica ha influenzato le capacità di memoria dei partecipanti.
Alla luce di quanto emerso, gli esperti stanno adesso conducendo un nuovo lavoro per analizzare i disturbi della memoria e il modo in cui questi possono essere contrastati proprio grazie all’attività fisica:
Alcune persone di appena 25 anni di età possono sperimentare sottili deficit di memoria caratterizzati da un’eccessiva attivazione dell’ippocampo. Vogliamo valutare fino a che punto la pratica sportiva potrebbe aiutare a compensare questi deficit precoci che sono precursori del morbo di Alzheimer.
Non rimane che attendere nuovi risultati, e intanto cominciare a fare sport in maniera più regolare!
via | ScienceDaily
Foto di Wokandapix da Pixabay