Migliorata la qualità nutrizionale dei dolci a lunga conservazione: meno sale, zucchero e grassi
È migliorata la qualità nutrizionale dei dolci a lunga conservazione negli ultimi 10 anni.
Merendine, biscotti e crackers. Ma anche i dolci in generale e i gelati. Questi prodotti, negli ultimi 10 anni, sono decisamente migliorati: contengono più fibre, meno zuccheri, grassi saturi e sale e sono e senza acidi grassi trans. Questo è quanto ha fatto sapere Aidepi, l’associazione di Confindustria che riunisce le Industrie della Pasta e del Dolce Italiane, per rassicurare sulla qualità dei prodotti in commercio. Paolo Barilla, presidente di AIDEPI, ha commentato:
“Siamo consapevoli che l’attività di un’impresa deve essere sempre più collegata al benessere di tutte le persone aiutandole a vivere meglio e portando ogni giorno nella loro vita la gioia del mangiare bene e sano. Questa consapevolezza ci ha portato – come industria italiana del dolce – a investire oltre 100 milioni di euro nel percorso decennale di miglioramento della qualità nutrizionale dei nostri prodotti”.
Vediamo un po’ quali sono nel dettaglio i risultati ottenuti. Il sodio nei cereali da prima colazione è stato ridotto del 61%, gli zuccheri sono stati ridotti del 29% e gli acidi grassi trans sono stati completamente eliminati. È stata invece raddoppiata la presenza di fibre arrivando al +145%. Anche nei biscotti i grassi saturi sono stati praticamente dimezzati (-55%), gli zuccheri sono stati ridotti del -29% e gli acidi grassi trans sono stati completamente eliminati mentre la presenza di fibre è cresciuta del 65%.
Se siete amanti dei cracker, invece, sappiate che c’è stata una riduzione del sodio del 35%, la presenza di fibre si è triplicata e sono stati completamente eliminati gli acidi grassi trans. Sul fronte delle merendine è stato ridotto il consumo di zucchero del -29%, i grassi saturi sono scesi del 20% e il contenuto calorico del 21,5%. Per i gelati infine le porzioni sono scese del 22%, i grassi saturi sono scesi di oltre un terzo e gli zuccheri si sono ridotti del 34%.