Mondiali di Calcio 2014, linea e salute a rischio?
Gli italiani sono sportivi "da poltrona" che amano mangiare guardando la televisione, una combinazione potenzialmente letale nelle serate in cui si giocheranno le partite dei mondiali. Ecco qualche consiglio per evitare che a rimetterci sia la forma fisica
Quello italiano è un popolo di sportivi. O, almeno, è possibile definirlo tale se con “sportivo” si intende amante dello sport, ma non necessariamente praticante. Per averne prova basterebbe osservare il fermento con cui si sta vivendo l’attesa degli imminenti Mondiali di Calcio 2014. Cosa faremo ora che Montolivo si è infortunato? Perché Prandelli ha deciso di escludere dai giochi Rossi?
La riprova di quanto gli italiani siano più sportivi da tribuna che da campo di gioco arriva da indagini e sondaggi come quello condotto dall’Osservatorio Nestlé – Fondazione ADI, che nella sua V edizione ha svelato che anche se nell’ultimo anno la percentuale di italiani sedentari è scesa dal 35 al 31% solo il 16% degli abitanti dello Stivale dichiara di praticare regolarmente uno sport, mentre ben il 41% non fa mai attività fisica o le dedica meno di un’ora a settimana.
In questo scenario sconfortante un altro dato della stessa indagine fa scattare un campanello d’allarme: quel 77% di italiani abituati a mangiare guardando la televisione rischia di compromettere linea e salute in queste sere d’estate in cui, complice il fuso orario con il Brasile, molti di loro si troveranno incollati allo schermo fino a notte inoltrata? Cosa fare se nonostante si abbia già cenato la fame tornasse a farsi sentire prima del fischio finale dell’arbitro?
Secondo gli esperti non è necessario resistere a tutti i costi alla voglia di magiare qualcosa, anzi, a volte si tratta di una vera e propria esigenza, che deve però essere soddisfatta in modo opportuno.
Mangiare di notte non è affatto sconsigliato se l’esigenza viene da un effettivo bisogno dell’organismo
spiega Giorgio Donegani, membro dell’Osservatorio Nestlé e Presidente della Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare.
Certo: svegliarsi alle 2 in ansia e cercare consolazione e calma nel frigo non è il modo giusto per controllare una vita troppo stressante. I rimedi in questo caso non stanno nel cibo, ma nel riequilibrio dei ritmi quotidiani. Per il resto, se dopo aver mangiato alle 20 di sera, si rimane svegli sino alle 2 o alle 3 di notte è chiaro che un digiuno di 6-7 ore si fa sentire ed è giusto compensarlo.
Ecco i consigli dell’esperto per affrontare la “fame da mondiali” nel modo corretto.
- Se si prevede di tornare a casa a piedi dopo aver trascorso l’intera serata fuori casa, ad esempio tifando animatamente in piazza, è indispensabile ripristinare parte dell’energia spesa.
Un panino o una focaccia farcita con prosciutto crudo o bresaola sono ideali
consiglia Donegani
perché si digeriscono in fretta e forniscono anche una buona quantità di proteine oltre che di sali minerali.
- Quando invece si guarda la partita comodamente seduti sul divano non c’è bisogno di rimediare a uno sforzo fisico e al massimo bisogna nutrire il cervello fornendogli glucosio che, spiega l’esperto, è “il combustibile di cui ha bisogno”.
E’ importante che il suo livello nel sangue si mantenga costante
sottolinea Donegani.
Qualche dolcetto, piuttosto che dei cracker o dei cereali, meglio se integrali, sono perfetti come spuntino durante la lunga serata (senza esagerare…), così come della frutta fresca o anche un succo o una bella spremuta.
- In previsione dei possibili strappi alla regola delle serate passate a guardare le partite dei mondiali è meglio fare cene e colazioni leggere. In questo modo si eviterà di mettere in pericolo linea e salute esagerando con le calorie.
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