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Morbillo, 20,8 milioni di bambini non sono vaccinati nel mondo

I dati sul morbillo sono in miglioramento eppure nel mondo 20,8 milioni di bambini non sono vaccinati

Morbillo, 20,8 milioni di bambini non sono vaccinati nel mondo

Il morbillo uccide. Può sembrare una cosa folle, ma questa è la verità. La buona notizia è che si può fermare. Lo dimostra un recente documento pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che la vaccinazione contro il morbillo abbia prevenuto circa 21,1 milioni di morti nel mondo dal 2000 al 2017: 10,4 milioni in Africa, 6,7 milioni nel Sudest Asiatico, 2,5 milioni di morti in Medio Oriente, 1,2 milioni nel Pacifico e 90 mila in Europa e altrettanti nelle Americhe. Negli ultimi diciassette anni si è inoltre ridotta dell’83% l’incidenza della malattia, anche grazie alle vaccinazioni.

Nel 2010 l’Assemblea Mondiale della Sanità delle Nazioni Unite aveva stabilito tre traguardi entro il 2015: superare il 90% di copertura di routine con la prima dose di vaccino contenente il morbillo (MCV1) tra i bambini con meno di un anno a livello nazionale e l’80% in ogni distretto; ridurre l’incidenza annuale del morbillo a meno di 5 casi per milione di abitanti; e infine ridurre la mortalità globale per morbillo del 95% rispetto alla stima del 2000.

Dopo quasi dieci anni è possibile fare un bilancio: la copertura globale della prima dose di vaccinazione contro il morbillo è rimasta ferma per quasi un decennio; la copertura globale della seconda dose è solo del 67%, contro il 15% del 2000. Oggi nel mondo ancora 20,8 milioni di bambini non ricevono nemmeno la prima dose di vaccino.

Il numero di casi di morbillo segnalati in tutto il mondo sarebbe diminuito dell’80%, passando dai 28,4 milioni di contagi del 2000 ai 6,7 milioni del 2017. La “buona notizia” è che nel 2000 erano solo 64 su 169 i paesi con un’incidenza di 5 casi di morbillo per milione di abitanti, mentre nel 2016 siamo a 122 paesi su 176 e 119 su 184 nel 2017. Insomma, si sta lavorando, ma c’è ancora tantissimo da fare e non ci si può fermare.

Via | Sole24ore

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