Morbillo, 5 nuovi casi a Trieste contratti negli ospedali cittadini
Un piccolo focolaio di morbillo spaventa il Friuli Venezia Giulia: cinque nuovi casi a Trieste.
Torna a spaventare il morbillo. In Friuli Venezia Giulia, per l’esattezza, a Trieste si sta registrando un focolaio: sono stati diagnosticati cinque nuovi casi, contratti probabilmente nelle strutture ospedaliere cittadine. La Direzione Aziendale, insieme con la Direzione Medica di Presidio, la SC Malattie Infettive e la SC Igiene e Sanità Pubblica ha provveduto a mettere subito in opera tutte le misure per contenere la possibilità della diffusione della malattia.
A livello ospedaliero si sta controllando lo stato immunitario nei confronti del morbillo nei pazienti e nel personale dei reparti coinvolti, e parallelamente si contattano i familiari del caso accertato e di quello sospetto per i controlli e i provvedimenti del caso.
In Regione, dal primo gennaio 2018 sono stati segnalati 16 casi di morbillo confermati. L’età media dei casi è stata pari a 25 anni (range: 6 anni – 58 anni). Tutti i soggetti non erano stati vaccinati. La situazione non è allarmante perché è identica a quella del 2017, che ha contato 15 casi in tutto.
I dati italiani non sono buoni, almeno secondo gli standard europei. Nei primi otto mesi sono stati segnalati 2.248 casi di morbillo (di cui 126 nel mese di luglio e 66 nel mese di agosto 2018). La Regione Sicilia ha riportato l’incidenza più elevata (333 casi per milione di abitanti) e due decessi, portando a un totale di 10 morti dall’inizio del 2017 (6 decessi nel 2018 e 4 nel 2017). Il 91,1% dei casi era non vaccinato al momento del contagio, il 5,5% aveva effettuato una sola dose. Il 48,9% dei casi ha sviluppato almeno una complicanza; il 59,4% dei casi totali è stato ricoverato. Sono stati segnalati 98 casi tra operatori sanitari, di cui 52 con complicanze (53,1%).