
La situazione in Ucraina si sta delineando in modo preoccupante, con segnali sempre più evidenti che il paese potrebbe essere costretto a rinunciare a parte del proprio territorio sovrano. Yascha Mounk, noto politologo, ha espresso queste considerazioni in un’intervista rilasciata alla Stampa, sottolineando che l’Ucraina non sembra in grado di respingere l’esercito russo e che una forma di cessazione delle ostilità appare necessaria.
Mounk ha evidenziato che la vera preoccupazione non è tanto il cessate il fuoco, quanto piuttosto l’eventualità che alcune aree dell’Ucraina rimangano sotto il controllo della Russia senza che a Mosca venga chiesto nulla in cambio. Questa situazione, secondo il politologo, non garantirebbe una pace duratura, considerando le ambizioni espansionistiche di Vladimir Putin.
La visione di Trump sulle sfere di influenza
Yascha Mounk ha poi analizzato la prospettiva dell’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che percepisce il mondo diviso in sfere di influenza. Secondo Trump, l’Ucraina rientrerebbe nella sfera di influenza naturale della Russia, così come Taiwan sarebbe sotto l’influenza della Cina, mentre la Groenlandia e Panama dovrebbero appartenere agli Stati Uniti. Mounk ha descritto questa visione come opportunista, in cui l’obiettivo principale è massimizzare i benefici delle aree sotto il controllo americano, ignorando il precedente ordine mondiale.
Il ruolo dell’Europa nel nuovo contesto globale
Mounk ha anche commentato il posizionamento dell’Europa nel contesto attuale. A suo avviso, l’Europa dell’Est è accettabile sotto l’influenza russa e non riceve adeguata protezione, mentre l’Europa dell’Ovest deve rimanere allineata agli Stati Uniti, sebbene in termini meno favorevoli rispetto al passato. In questo nuovo scenario, l’Europa è chiamata a prendere in mano il proprio futuro, il che implica non solo un incremento della spesa militare, ma anche un ritorno a una posizione di forza economica globale. Ciò richiede investimenti in tecnologia avanzata, come aerei moderni, veicoli elettrici competitivi e leadership nella ricerca sull’intelligenza artificiale.
Queste affermazioni di Mounk pongono interrogativi sulla direzione futura dell’Europa e sul suo ruolo nel panorama geopolitico, suggerendo che il continente deve affrontare sfide significative per mantenere la propria rilevanza nel contesto mondiale.