Nasce “Regaliamo futuro”, il progetto per proteggere la salute dei bambini
Fra gli obiettivi di pediatri e Ministero della Salute c'è la formazione di una generazione di consumatori attenti agli sprechi e consapevoli che le proprie scelte non influenzeranno sia la loro salute, sia i mercati, le logiche e le tecnologie produttive del futuro
Proteggere la salute psicofisica dei bambini e degli adolescenti attraverso l’educazione dei genitori e la formazione di una nuova generazione di consumatori consapevoli e attenti agli sprechi: sono questi gli obiettivi di “Regaliamo futuro“, il macro-progetto frutto della collaborazione tra la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS), la Società Italiana di Pediatria (SIP) e la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) con la collaborazione del Ministero della Salute.
Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha sottolineato che
la tutela della salute materno-infantile è uno degli obblighi prioritari della programmazione sanitaria.
Gli obiettivi strategici da condividere per garantire la salute del neonato e del bambino devono prevedere: la realizzazione di una maggiore integrazione tra ospedale e territorio, tramite la presa in carico e la continuità assistenziale, con lo scopo di costruire una Rete Integrata di Servizi, organizzata su base aziendale, intesa come modalità di risposta ai fabbisogni della popolazione; la riorganizzazione di Servizi di emergenza-urgenza pediatrica; la riduzione di ricoveri inappropriati in età pediatrica; il miglioramento dell’assistenza ai bambini e agli adolescenti affetti da gravi patologie mediante lo sviluppo di modelli integrati tra Centri specialistici, ospedali, attività assistenziali territoriali, quali l’assistenza psicologica e sociale, la scuola, le associazioni dei malati e il privato no profit.
Da parte sua, “Regaliamo futuro”, i cui obiettivi sono stati presentati da Giuseppe Di Mauro (Presidente SIPPS), Giovanni Corsello (Presidente SIP), Alessandro Ballestrazzi (Presidente FIMP) e Romano Marabelli, Capo Dipartimento del Ministero della Salute, prevede campagne educative, attività di sensibilizzazione e informazione e interventi congiunti con tutti gli operatori di salute mirati alla prevenzione e alla promozione di uno stile di vita corretto. In questo modo i suoi promotori intendono potenziare percorsi di conoscenza definiti
imprescindibili per una crescita sana della nostra Società
difendere la salute materno-infantile, educare alla genitorialità positiva e promuovere della bi-genitorialità, orientare le famiglie verso corretti stili alimentari e di vita, garantire l’educazione sentimentale degli adolescenti e la tutela del loro sviluppo corporeo, psichico, affettivo e sessuale e sensibilizzare i giovani alla tutela ambientale per prevenire i tumori infantili, soprattutto quelli del sangue.
Il progetto prevede 3 fasi operative. La prima sarà una fase pilota in cui verranno raccolte informazioni sulla percezione delle singole tematiche, i bisogni formativi, suggerimenti e spunti di lavoro attraverso un’indagine che coinvolgerà i pediatri e gli operatori socio-sanitari. Nella seconda verranno definiti e messi in pratica le metodologie e gli strumenti da utilizzare. La terza fase di raccolta, valutazione e confronto dei dati e delle esperienze quantificherà i risvolti farmacoeconomici in termini di miglioramento della qualità di vita e di potenziale risparmio della spesa sanitaria e sarà sfruttata anche per estendere il progetto ad altri ambiti regionali o nazionali.