Natale e alimentazione, a vincere saranno tradizione e qualità
Secondo gli esperti ricette tradizionali e Made in Italy saranno i protagonisti delle tavole delle feste. Ecco gli ingredienti più quotati
Tutto è ormai pronto: fra poche ore inizieranno ufficialmente i festeggiamenti per il Natale, inaugurati dal tradizionale cenone della vigilia. Per milioni di famiglie italiane le tavole imbandite saranno un’occasione per trascorrere un po’ di tempo con parenti e amici. Ma chi sarà a vincere tra tradizione e innovazione?
Gli esperti non hanno dubbi. Lo scettro di regina dei banchetti natalizi sarà stretto nelle mani della tradizione. A prevederlo sono i risultati di uno studio condotto dall’Osservatorio internazionale sulle tendenze alimentari “Polli Cooking Lab”, che ha intervistato 140 tra chef, foodblogger e nutrizionisti per prevedere le tendenze natalizie a tavola per il 2013.
Per l’82% degli esperti vinceranno le ricette classiche della tradizione regionale, fatta di ingredienti semplici e senza tempo, prodotti Made in Italy e sapori antichi e rassicuranti. Al Sud dovrebbero trionfare capitone e carciofi, mentre al Nord saranno cavoli, tortelli e zampone e farla da padrone. In ogni caso, a tavola abbonderanno piatti che trasmettono convivialità e che permettono di risparmiare senza trascurare la qualità. Il 71% degli esperti intervistati indica il baccalà come una delle scelte più diffuse, seguito dalle lenticchie (65%), dai carciofi (58%), dai tortelli (44%), dal capitone (41%) e dai sottoli (38%), che combinati in modo corretto danno vita a piatti semplici ma allo stesso tempo nutrienti.
Tommaso Arrigoni, chef del ristorante “Innocenti Evasioni” di Milano, consiglia il baccalà mantecato, il risotto con brodo di cappone e un bel brasato di manzo, bocciando invece “ricette da gastronomia di basso tono”.
La tradizione culinaria del mezzogiorno a Natale rispolvera specialità uniche come: insalata di rinforzo, spaghetti alle vongole, fritture di pesce con capitone e anguille, il capitone alla scapece è una delle specialità
aggiunge Rosanna Marziale, chef per il ristorante “Le Colonne” di Caserta.
Particolari sono le scarole di natale uvetta pinoli olive di gaeta e capperi. Come dolci, un classico della cucina del sud sono cassate, raffaioli, struffoli, divino amore, roccocò, mustacciuoli.
Anche Chiara Maci, foodblogger di successo ospite fissa del programma tv “Cuochi e fiamme”, ricorda però quanto oggi la qualità sia un aspetto cui poree più attenzione rispetto a quantità ed opulenza.
Restare fedeli a tradizione e Made in Italy a tavola significa mantenere i piatti tipici e utilizzare prodotti di stagione, con un occhio di riguardo non solo alla spesa, ma anche al modo di servire.
Mentre una volta si esagerava con le porzioni, oggi si cerca maggiormente dei piatti contenuti, dove la qualità sia alta.
E voi? Avete fatto le scelte giuste?
Via | Comunicato stampa
Foto | da Flickr di kevin dooley