Nella Giornata Mondiale dell’Immunologia più informazione per i giovani
La società Italiana di Immunologia, Immunologia Clinica ed Allergologia ha promosso incontri a Roma e Napoli con un obiettivo comune: divulgare la scienza immunologica e riportare l'attenzione sulla sua importanza a tutela della salute
Come ogni anno dal 2005 a questa parte, anche il 2013 ha avuto la sua Giornata Mondiale dell’Immunologia. Proprio oggi, lunedì 29 aprile, incontri nelle scuole e convegni scientifici avoltisi a Roma e a Napoli hanno riportato l’attenzione dei cittadini, soprattutto i più giovani, sull’importanza dell’immunologia come disciplina scientifica per la salute di ogni individuo.
L’obiettivo della giornata, ha spiegato Vincenzo Barnaba, presidente della Società Italiana di Immunologia, Immunologia Clinica ed Allergologia (Siica) e promotore del convegno svoltosi al Policlinico Umberto I di Roma “L’immunità: un sistema complesso di difesa”, è stato
divulgare la scienza immunologica quale scienza capace di studiare gli eventi molecolari e cellulari delle risposte immunitarie per combattere infezioni o tumori o i processi immunopatologici infiammatori cronici (malattie autoimmuni, allergie, malattie infiammatorie dell’intestino, malattie infiammatorie polmonari, arteriosclerosi, diabete).
Infatti anche se l’immunologia è una disciplina relativamente antica, sono molti i dubbi diffusi. Secondo Barnaba
i giovani vanno sicuramente sensibilizzati ed il medico di base deve avere un ruolo fondamentale nel fornire le indicazioni principali sulla prevenzione delle malattie infettive, inclusa l’AIDS.
Non a caso a Napoli Piergiuseppe De Berardinis, immunologo del Centro Nazionale Ricerche (Cnr) del capoluogo campano, ha promosso una visita delle scuole presso il centro. Sempre in Campania, fino al 10 maggio alcuni immunologi visiteranno gli istituti superiori e due scuole medie per confrontarsi con i giovani e ascoltare e rispondere alle loro curiosità per spiegare come difendersi dalle infezioni e dai traumi e come si sviluppano allergie e malattie autoimmuni. Un progetto analogo, mirato alla sensibilizzazione nei confronti delle vaccinazioni e a spiegare quali sono le allergie più frequenti nella terza età, coinvolgerà anche i centri anziani della regione.
La Siica sottolinea come le malattie infettive siano significativamente diminuite nei Paesi occidentali, Italia inclusa, non solo grazie alla cultura e a cambiamenti positivi nello stile di vita, ma anche alla ricerca scientifica e alle nuove applicazioni biotecnologiche.
Il successo di questi risultati
sottolinea la Società in una nota stampa,
è dovuto principalmente alle vaccinazioni di massa. Basti ricordare che nel paesi avanzati, non ricordiamo più neppure che cosa siano flagelli quali la difterite, la poliomielite, o il vaiolo, e che tali infezioni colpivano, in modo spesso grave, decine di migliaia di persone anche nel nostro paese.
Via | Comunicato stampa