Nervo sciatico: perché si infiamma e come curare e prevenire la sciatica
Il nervo sciatico può essere soggetto a un'infiammazione molto dolorosa, la sciatica. Scopri quali sono le cause e come curare e prevenire la sciatalgia.
Fonte immagine: Unsplash/Sasun Bughdaryan
Il nervo sciatico è uno dei nervi più lunghi e complessi del nostro corpo. Ha origine nella parte bassa della schiena e si snoda lungo tutta la gamba, dal gluteo fino al piede. E’ molto importante per le sue funzioni motorie e sensitive ma ciò che lo rende tristemente noto è l’infiammazione che può colpirlo, detta sciatica o sciatalgia. Questo disturbo scatena un dolore che spesso è così lancinante da rendere difficile persino camminare o eseguire i movimenti più banali.
Leggi il nostro articolo per scoprire tutto sul nervo sciatico, sulla sua anatomia e sulle sue funzioni. Nella nostra guida ti spieghiamo anche perché si infiamma e come curare e prevenire la sciatalgia con i trattamenti giusti, la fisioterapia, ma anche l’alimentazione sana, uno stile di vita attivo e una postura corretta.
Nervo sciatico: cos’è
Il nervo sciatico, o nervo ischiatico, è il nervo più lungo, complesso e voluminoso del corpo umano. E’ un nervo composto da più fibre, che nasce nella zona lombosacrale (la parte bassa della schiena), attraversa il gluteo, la parte posteriore della coscia, il ginocchio e percorre tutta la gamba, arrivando fino al piede. Si dirama lungo entrambi gli arti inferiori.
Anatomia del nervo sciatico
Il nervo sciatico ha origine dagli ultimi due nervi lombari (L4 e L5) e dai primi tre nervi sacrali (S1-S2-S3). A livello del muscolo piriforme (un piccolo muscolo dalla forma triangolare che si trova nel gluteo) questi due nervi si uniscono in un unico nervo che va ad attraversare la parte posteriore della coscia, fino al ginocchio.
Al ginocchio, il nervo sciatico si divide in due diramazioni:
- il nervo tibiale, o sciatico popliteo interno (SPI), che innerva la parte posteriore della gamba, i muscoli plantari del piede, la cute plantare del piede e la cute dorsale delle falangi. Arrivato al piede, il nervo tibiale si divide a sua volta in “nervo plantare mediale” e “nervo plantare laterale”.
- Il nervo peroneale comune, o sciatico polipteo esterno (SPE): è il ramo terminale e più piccolo del nervo ischiatico, che innerva i muscoli laterali e anteriori della gamba, i muscoli dorso-flessori del piede e delle dita (tibiale anteriore, estensore lungo dell’alluce, estensore lungo delle dita ed estensore breve delle dita), la cute anteriore-laterale della gamba e la cute dorsale del piede. Nella zona del perone, il nervo polipteo esterno si divide in “nervo peroneale superficiale” e “nervo peroneale profondo”.
Funzione del nervo sciatico
Il nervo sciatico è un nervo misto: svolge cioè sia una funzione motoria, ovvero di controllo dei muscoli, che una funzione sensitiva, perché assicura l’innervazione di porzioni di cute.
- La componente motoria del nervo sciatico innerva la parte posteriore della coscia, ovvero i muscoli ischiocrurali (bicipite femorale, semimembranoso e semitendinoso) e il muscolo grande adduttore, i muscoli posteriori della gamba e i muscoli del piede.
- La componente sensitiva innerva la cute posteriore-laterale della gamba e la cute del piede.
Infiammazione del nervo sciatico: cos’è
L’infiammazione, o irritazione, del nervo sciatico, detta anche sciatica o sciatalgia, è una condizione caratterizzata da un dolore acuto che dalla zona sacrale e pelvica si irradia al gluteo e lungo tutta la parte posteriore della gamba, fino al piede.
Di solito la sciatalgia è interessa un solo lato del corpo, ma può riguardare anche entrambe le gambe.
Il dolore può essere lieve ma anche così intenso da impedire addirittura di camminare o di svolgere le normali attività quotidiane.
Questa patologia è più frequente tra gli uomini e nella fascia di età tra i 40 e i 50 anni.
Cause
Ma perché il nervo sciatico si infiamma? La sciatica può essere causata dalla compressione della radice del nervo ischiatico alla sua fuoriuscita dalla colonna lombare, oppure dalla compressione che il nervo subisce nel suo passaggio periferico.
Per la sua particolare conformazione e posizione, infatti, il nervo sciatico è soggetto a maggiori interferenze da parte delle strutture scheletriche e muscolari adiacenti. In molti casi, la sciatalgia è un effetto collaterale di problematiche a carico di muscoli o articolazioni che causano la compressione e l’infiammazione del nervo.
Vediamo le principali cause di sciatalgia.
Ernia del disco lombo-sacrale
L’ernia del disco può causare la compressione del nervo sciatico e provocarne l’infiammazione.
Protrusione discale
Come l’ernia, la degenerazione dei dischi vertebrali, o discopatia degenerativa, a livello lombare o sacrale può comprimere il nervo sciatico e provocare sciatalgia.
Sindrome del piriforme
Questo disturbo neuromuscolare colpisce il muscolo piriforme, un piccolo muscolo dell’anca le cui fibre sono attraversate dal nervo sciatico, che può quindi venirne intrappolato o compresso, per esempio a causa di un trauma o di una contrattura del piriforme. Questa sindrome è nota come “falsa sciatica” perché, pur interessando il nervo sciatico, non ha correlazioni con il tratto lombare.
Stenosi del canale
E’ il restringimento del canale della colonna vertebrale dove risiede il midollo spinale.
Stenosi foraminale
Si tratta del restringimento del piccolo foro da cui fuoriescono le radici del nervo sciatico a livello vertebrale.
Spondilolistesi
Questa condizione patologica è caratterizzata da un lento e progressivo spostamento in avanti di una vertebra rispetto a quella sottostante. Questo disturbo può causare la compressione del nervo sciatico.
Lesioni traumatiche del nervo sciatico
Possono essere la conseguenza di fratture scomposte delle ossa di coscia, gamba e bacino o, raramente, di interventi di chirurgia, come l’artroprotesi all’anca.
Gravidanza in fase avanzata
Durante la gestazione, il peso dell’utero e del feto può gravare sulla schiena. Questo, insieme all’aumentata mobilità del bacino e dell’osso sacro, può comprimere il nervo sciatico e provocare sciatalgia.
Tumori spinali
Sono una delle cause meno frequenti di sciatalgia. L’aumento della massa tumorale nel tratto lombo-sacrale può causare una forte pressione sulla colonna vertebrale e comprimere il nervo sciatico.
Infiammazione del nervo sciatico: fattori di rischio
Oltre alle cause scatenanti, ci sono dei fattori che possono aumentare il rischio di soffrire di sciatalgia.
Ecco i principali:
- Età avanzata: favorisce la disidratazione dei dischi intervertebrali e in generale la degenerazione delle strutture che compongono la colonna vertebrale.
- Sedentarietà: causa una riduzione del tono muscolare, in particolare di quello addominale, aumentando il rischio di lombalgia e sciatalgia.
- Sovrappeso: l’eccesso di peso corporeo va a gravare sulla zona lombare e rappresenta un fattore di stress per dischi e legamenti vertebrali.
- Condizioni lavorative: lavori che richiedono frequenti flessioni e rotazioni della schiena usurano le strutture che la sostengono e riducono la mobilità della colonna. La conseguenza è un maggiore rischio di lombalgie e sciatalgie.
- Postura scorretta: posture sbagliate, sia da seduti che in posizione eretta, stressano la schiena e aumentano il pericolo di soffrire di lombalgia e sciatalgia.
- Interventi chirurgici a livello lombare o agli arti inferiori: possono provocare aderenze e perdite di mobilità che predispongono alla sciatalgia.
- Diabete: tra le complicanze del diabete c’è la neuropatia diabetica, che causa disturbi della sensibilità e dolore ai nervi periferici, compreso quello sciatico.
- Artrosi degenerativa della colonna vertebrale: si tratta di una malattia legata all’usura e all’invecchiamento delle articolazioni che pian piano distrugge la cartilagine. L’artrosi del tratto lombo-sacrale, oltre a provocare dolore, può causare anche episodi di sciatalgia.
Sintomi
Come capire se il nervo sciatico è infiammato? Il principale, e inconfondibile, sintomo della sciatica è il dolore che dalla zona lombare si irradia lungo tutto l’arto inferiore, dal gluteo alla parte posteriore della coscia, fino a gamba e piede. Può essere monolaterale oppure interessare entrambe le gambe.
Caratteristiche e intensità della sintomatologia dolorosa possono variare a seconda della gravità della sciatalgia:
- il dolore può essere lieve o così acuto da risultare insopportabile
- può accompagnarsi a una sensazione di bruciore o essere simile a una scossa elettrica
- spesso inizia in modo improvviso, dopo un colpo di tosse o uno starnuto
- si avverte sia quando si sta fermi che quando si cerca di muoversi
- può essere così intenso da rendere difficile sia stare seduti che camminare.
Insieme al dolore, altri sintomi della sciatalgia possono essere:
- formicolio
- intorpidimento
- debolezza muscolare, che può aggravarsi dopo uno sforzo, un colpo di tosse, uno starnuto o un lungo periodo in posizione seduta.
L’infiammazione del nervo sciatico può anche avere conseguenze sulla funzionalità intestinale e urologica e causare disturbi dello sfintere anale e della vescica. Tra questi:
- perdita di urina o difficoltà ad urinare
- anestesia perineale e difficoltà a defecare.
Nei casi peggiori, se l’infiammazione è molto seria o non viene trattata adeguatamente, possono verificarsi anche:
- zoppia o impossibilità di appoggiare il piede
- perdita di sensibilità o sensibilità alterata (sensazione di bruciore o “spilli”)
- perdita di forza e funzionalità della gamba o del piede, che può rendere difficoltoso dorsiflettere (piegare verso di sé e sollevare) il piede
Quanto dura l’infiammazione del nervo sciatico
La durata della sciatica e l’intensità e persistenza dei suoi sintomi dipendono dalla causa che l’ha scatenata.
In genere la sciatalgia si risolve in circa 6 settimane. Il dolore, nei casi più lievi, si affievolisce in 3-5 giorni, ma se l’infiammazione è più seria può persistere in forma acuta anche per qualche settimana per poi attenuarsi in periodi relativamente lunghi, fino a 30-60 giorni.
Quando rivolgersi al medico
Se sospetti una sciatalgia, ti consigliamo di rivolgerti sempre al tuo medico di base per avere conferma della diagnosi e impostare la giusta terapia.
E’ importante chiedere un consulto medico soprattutto se:
- i sintomi compaiono dopo un forte trauma alla schiena
- al dolore si accompagnano sintomi neurologici come formicolio, perdita di sensibilità e di forza alla gamba o al piede, disturbi alla vescica o all’intestino.
Diagnosi
Per la diagnosi di sciatica è necessaria una visita accurata, utile per valutare la storia clinica e i sintomi del paziente e verificare le sue risposte dolorose durante l’esecuzione di alcuni movimenti, in particolare con gli arti inferiori. Generalmente vengono effettuate alcune manovre:
- la manovra di Lasegue: si esegue con il paziente in posizione supina. Il medico solleva l’arto inferiore flettendolo gradualmente verso il bacino a ginocchio esteso con il piede in posizione neutra. Questa manovra serve a capire se il paziente che ha dolore alla schiena presenti o meno un interessamento del nervo sciatico,
- La manovra di Wasserman: in questa manovra, il paziente è sdraiato a pancia in giù a gambe distese. Il medico solleva la coscia sul bacino, con il ginocchio flesso a 90°, fino ad estendere l’anca e provocare lo stiramento delle radici del nervo crurale. La comparsa di dolore durante questo movimento indica l’irritazione delle radici nervose terze e quarte lombari e l’eventuale presenza di un’ernia.
Il medico o lo specialista potranno anche richiedere esami e analisi strumentali per approfondire le cause della sciatalgia. Tra questi:
- RX rachide dorso-lombare e lombo-sacrale: è utile per evidenziare la presenza di riduzione di spazio discale, che può essere la spia di un’ernia o di spondilolistesi.
- Risonanza magnetica del rachide: serve per valutare la presenza di ernia discale, tumori spinali, spondilodiscite (infiammazione dei dischi intervertebrali e delle vertebre).
- TAC rachide lombare: viene effettuata in caso di sospette fratture o se ci sono controindicazioni all’esecuzione della risonanza magnetica.
- Test di conduzione nervosa, mielografia ed elettromiografia per evidenziare la sofferenza della radice nervosa.
Cure
Il trattamento della sciatalgia può prevedere diverse opzioni. La scelta dipende:
- dall’intensità della sintomatologia dolorosa
- dalla gravità dell’infiammazione e della causa che l’ha scatenata
- da quanto tempo è trascorso dalla comparsa dei primi sintomi.
Se il dolore è lieve e non invalidante, per curare la sciatica può bastare il semplice riposo abbinato ad esercizi di stretching.
Tuttavia, in presenza di problematiche più serie e di dolore molto intenso e persistente, oltre a riposare può essere necessario ricorrere a farmaci e infiltrazioni e sottoporsi a sedute di fisioterapia basate sulla manipolazione o su altre terapie (termoterapia, elettroterapia, ultrasuoni) per ridurre il dolore, sfiammare il nervo sciatico, recuperare la mobilità e l’equilibrio posturale di bacino, tratto lombosacrale e colonna dorso-lombare.
In alcuni casi, per esempio in presenza di ernie, per curare la sciatalgia può essere necessario un intervento chirurgico.
Come curare l’infiammazione del nervo sciatico in fase acuta
Nella fase acuta, ovvero se i sintomi sono comparsi da non più di 4-6 settimane, il dolore è molto intenso, quindi è importante evitare movimenti e sforzi che possano farlo aumentare.
E’ consigliabile il riposo a letto, meglio se con le gambe piegate e appoggiate a un cuscino per ridurre il dolore.
In questa fase sono indicati farmaci antinfiammatori, antidolorifici e miorilassanti, da assumere dietro prescrizione medica. Possono essere utili anche infiltrazioni epidurali antalgiche e cortisonici per via sistemica.
Quando il dolore si è un po’ attenuato, è possibile iniziare a fare esercizi di mobilità e stretching sotto la guida del fisioterapista. In fase acuta possono essere utili anche terapie strumentali come la TECAR (termoterapia), per alleviare le manifestazioni dolorose e velocizzare il processo di guarigione e rigenerazione cellulare.
Anche la terapia a ultrasuoni e l’elettroterapia sono utili per il trattamento della sciatalgia. L’elettroterapia svolge un’azione antalgica, mentre gli ultrasuoni, oltre ad attenuare il dolore, riducono anche l’infiammazione.
Come trattare la sciatica in fase subacuta
Dopo 6-12 settimane il dolore non è più acuto, quindi la sciatica può essere trattata con un approccio diverso.
In fase subacuta non è più necessario né consigliabile il riposo a letto, mentre sono utili cicli di fisioterapia manuale per recuperare la mobilità e l’equilibrio posturale e correggere le posture scorrette adottate a causa del dolore durante la fase acuta.
In questa fase può essere anche consigliabile fare un lavoro di rinforzo della muscolatura addominale e lombare e dei muscoli stabilizzatori del bacino, sempre sotto la guida del fisioterapista.
Molto benefica è anche la ginnastica dolce come lo stretching, per esempio quello del muscolo piriforme nel caso in cui la sindrome del piriforme sia la causa della sciatalgia.
Utile anche la pratica dello yoga: sono particolarmente indicate alcune asana, come la Gomukhasana (posizione del muso di vacca) e la Ardha Matsyendrasana (posizione del signore dei pesci parziale, foto in basso), una torsione che rende la colonna vertebrale più elastica.
Naturalmente, se non hai familiarità con yoga e stretching, chiedi aiuto a un personal trainer o direttamente al fisioterapista per evitare di fare movimenti sbagliati che potrebbero farti tornare il dolore.
In generale, è importante cercare di adottare posture corrette nel quotidiano, per esempio quando si sta seduti alla scrivania, per evitare che una cattiva postura porti a una riacutizzazione dei sintomi.
La cura della sciatalgia in fase cronica
Dopo 12 settimane, la sciatalgia è considerata cronica. Il dolore è sordo, altalenante, ma non di ostacolo alle attività quotidiane.
In questa fase è importante lavorare per evitare recidive e riacutizzazioni del problema, soprattutto modificando il proprio stile di vita. E’ bene evitare la sedentarietà, fare movimento con regolarità e, soprattutto, prevedere una rieducazione posturale che vada a correggere le cause che hanno provocato la sciatalgia.
Nella fase cronica un altro trattamento utile è l’ossigeno-ozonoterapia, ovvero l’infiltrazione di una miscela di ossigeno e ozono nella muscolatura paravertebrale. Questa terapia ha un effetto sia antidolorifico che antinfiammatorio.
Sciatica: quando serve la chirurgia
L’intervento chirurgico è necessario per tutte quelle condizioni che determinano l’infiammazione o la compressione del nervo sciatico e che non rispondono alle cure, per esempio:
- un’ernia del disco che non si risolve o un’ernia ostruente di grosse dimensioni che comprime la radice nervosa
- deficit neurologici
- tumori.
I rimedi naturali per la cura della sciatalgia
Esistono dei rimedi naturali che, abbinati alle altre terapie, possono contribuire a curare e ridurre i sintomi della sciatalgia.
Un aiuto può arrivare dalla fitoterapia: il rimedio più indicato è l’Artiglio del diavolo, un’erba usata a scopo medicinale per il suo effetto antinfiammatorio e analgesico. Può essere utilizzato sotto forma di pomata o compresse.
Tra i rimedi omeopatici c’è l’Arnica montana, che come l’Artiglio del diavolo è nota per le sue proprietà antinfiammatorie e può essere assunta sotto forma di granuli o, nella versione in pomata, applicata localmente.
Tra i rimedi naturali utili in caso di sciatica c’è anche la medicina tradizionale e, in particolare, l’agopuntura: l’applicazione degli aghi a livello lombare aiuta a controllare il dolore e può rappresentare un’alternativa ai farmaci.
Un altro trattamento efficace contro la sciatalgia è la terapia cranio sacrale, una tecnica olistica che consiste in leggere manipolazioni sulle ossa craniche e della colonna vertebrale. L’obiettivo è intervenire sull’intero organismo entrando in contatto con il sistema cranio sacrale, con benefici che spaziano dalla correzione della postura all’effetto sfiammante.
Prevenzione
Per prevenire la sciatica ed evitare recidive è importante adottare sane abitudini e semplici accorgimenti nella vita quotidiana. Cercando di evitare alcuni comportamenti che potrebbero provocare l’infiammazione del nervo sciatico.
Mantieniti attivo
Una vita sedentaria ti espone a un maggiore rischio di problematiche a carico della schiena, mentre fare movimento ogni giorno, anche una semplice camminata, contribuisce a prevenirle.
Mangia sano
Un’alimentazione equilibrata, varia e completa ti aiuta a controllare il peso e ad evitare chili di troppo che andrebbero a sovraccaricare la schiena.
Bevi a sufficienza (almeno 1,5-2 litri al giorno) per mantenerti idratato: la disidratazione è nociva per tutto l’organismo, compresi muscoli, articolazioni e nervi.
Mangia regolarmente alimenti ricchi di vitamina B12: alcuni studi hanno individuato un legame tra infiammazione del nervo sciatico e carenza di vitamina B12.
Questa vitamina gioca un ruolo essenziale nella produzione di mielina, una guaina ad effetto isolante che avvolge le fibre nervose, quindi una sua carenza può indebolire questo rivestimento. Uno scarso apporto di vitamina B12 può anche causare un deficit nella rigenerazione delle cellule e dei rivestimenti nervosi. La vitamina B12 è presente esclusivamente nei cibi di origine animale: la trovi in abbondanza in carne, pesce, legumi, uova, latte e formaggi.
Fai stretching
Lo stretching ti aiuta a mantenere una buona mobilità di muscoli e articolazioni. Cerca di praticare qualche esercizio di stretching ogni giorno, soprattutto prima e dopo lo sport.
Correggi la postura
Cerca di non adottare posizioni scorrette, specie se trascorri molto tempo seduto. A lungo andare una cattiva postura può causare sciatalgia e altre problematiche a carico della schiena.
Solleva i pesi nel modo giusto
Evita di sollevare carichi pesanti o fallo correttamente: non piegare la schiena ma fletti le gambe per proteggerti dal rischio di infortuni.
Fai attenzione a dove dormi
Dormi su un materasso rigido per mantenere la schiena ben allineata e usa un cuscino non troppo alto, che sostenga la testa ma non ti costringa a piegare il collo in avanti.
I nostri consigli ti aiuteranno a prevenire la sciatica e a curarla nel modo più opportuno se già ne soffri, intervenendo correttamente per trattare l’infiammazione del nervo sciatico, alleviare il dolore e recuperare al meglio.
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