Nevralgia post-erpetica: sintomi e cure
I sintomi della Nevralgia post erpetica, le cause e i possibili trattamenti per tenere a bada il dolore e gli altri disturbi
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Quando si parla di nevralgia post-erpetica ci si riferisce a una delle più comuni complicazioni croniche che colpiscono i pazienti che hanno sofferto di Herpes Zoster, ovvero il famoso e temuto Fuoco di Sant’Antonio. Questa malattia è causata dallo stesso virus della varicella (il virus varicella-zoster–VZV), che rimane latente nel sistema nervoso anche dopo aver sconfitto la malattia, e che può riattivarsi in determinate condizioni, come ad esempio di fronte a un abbassamento delle difese immunitarie o in seguito a periodi di malattia o di forte stress psicologico e fisico.
Chi ha sofferto di Herpes Zoster potrebbe dunque sviluppare la cosiddetta nevralgia post-erpetica. Questa condizione non colpisce però tutti i pazienti, e non è ancora del tutto chiaro quale possa essere il meccanismo alla base del suo sviluppo.
Medici ed esperti hanno osservato che ad essere colpiti dalla nevralgia post-erpetica sono con maggiore frequenza le persone che hanno più di 50/60 anni di età. Saranno tuttavia necessari ulteriori accertamenti per poter stabilire con certezza chi corre effettivamente dei rischi maggiori.
In questo articolo vogliamo scoprire quali sono i sintomi della nevralgia post-erpetica, quali sono i fattori di rischio da conoscere, a chi rivolgersi, e vogliamo indicarvi i possibili trattamenti per ridurre il dolore.
Quali sono i sintomi della nevralgia post erpetica?
Generalmente i sintomi della nevralgia post-erpetica colpiscono la zona in cui si è precedentemente manifestato il Fuoco di Sant’Antonio (vale a dire la parte del corpo in cui è apparso il rash cutaneo causato dall’Herpes Zoster). La nevralgia potrebbe quindi interessare più frequentemente un lato del torace, un lato dell’addome o anche gli arti, e si manifesterà entro i 3 mesi dalla comparsa dell’eruzione cutanea.
Vediamo quali sono i sintomi di questa condizione:
- Forte sensazione di dolore, che può essere di tipo intermittente o continuo, a seconda del caso specifico. Alcuni pazienti descrivono il dolore come “palpitante” o “simile a una scossa elettrica”
- Alterazione della sensibilità, ovvero la tendenza a sentire dolore per stimoli che normalmente non fanno male, come una leggera pressione o persino una carezza sulla pelle
- Formicolio
- Prurito
- Intorpidimento della parte interessata.
Talvolta il dolore sperimentato dal paziente può essere talmente intenso da arrivare a impedire di dormire in modo soddisfacente. Questa però è solo una delle possibili conseguenze della nevralgia post-erpetica.
Quali sono le conseguenze?
In realtà la nevralgia post-erpetica non è una condizione rischiosa o pericolosa per la vita del paziente, tuttavia può essere davvero invalidante e spiacevole. Innanzitutto però, vediamo quanto dura il dolore post erpetico. La sensazione di dolore e bruciore può durare per mesi. Mediamente la durata è di circa 6 mesi, ma in realtà è del tutto imprevedibile. La condizione può infatti protrarsi anche per più tempo. Alcuni pazienti possono avvertire i sintomi della nevralgia post erpetica dopo anni, ma molte altre guariscono completamente dopo circa un anno dallo sviluppo dei primi sintomi.
Oltre all’insonnia causata dal dolore, molti pazienti lamentano anche una sensazione di bruciore continuo nella parte del corpo interessata.
A causa di questa sintomatologia, i pazienti possono andare incontro anche a problemi emotivi e a una forte difficoltà nel riuscire a condurre le normali attività quotidiane come fare una semplice doccia o vestirsi. La nevralgia post-erpetica può dunque rappresentare un disturbo cronico che, come spesso accade, può dare origine ad altre problematiche come:
- Estrema stanchezza
- Perdita di appetito
- Difficoltà di concentrazione
- Depressione.
Le complicazioni legate a questa condizione sono insomma le stesse che accomunano tutti i tipi di dolore cronico.
Chi corre più rischi?
Abbiamo visto che questa condizione interessa in particolar modo le persone di età superiore ai 50/60 anni, ma può colpire anche pazienti in più giovane età. Va tuttavia sottolineato che fra i soggetti over 50, a sviluppare questo problema è circa una persona su cinque.
Come si cura la nevralgia post-erpetica?
Ma come curare la nevralgia post erpetica? Purtroppo al momento non esiste una cura specifica contro la nevralgia da Fuoco di Sant’Antonio. Se dovessi soffrire dei sintomi elencati, e se hai da poco sofferto di Herpes Zoster (da non confondersi con l’Herpes Simplex cha causa herpes labiale, herpes genitale, herpes oculare, herpes al naso, che appartiene comunque sempre alla famiglia dell’Herpes Virus, come il Citomegalovirus, il virus Epstein Barr e il patogeno che provoca il sarcoma di Kaposi), rivolgiti al tuo medico di famiglia per maggiori accertamenti. Attualmente sono infatti disponibili numerosi trattamenti per ridurre il dolore e gli altri sintomi. Questi rimedi possono migliorare la qualità della tua vita, ma – è importante ricordarlo – potrebbero non eliminare del tutto il dolore. Ricordati che se sei in dolce attesa, l’herpes in gravidanza non va mai sottovalutato e bisogna sempre approfondire meglio.
Dal momento che il fastidio da nevralgia può durare per anni, potrebbe rendersi necessario un trattamento di lunga durata. In caso di dolore lieve è spesso consigliata l’applicazione di farmaci locali (creme, gel e cerotti) anestetici. Molti pazienti traggono beneficio anche dall’assunzione di farmaci antidepressivi e antiepilettici.
Potresti dover provare diversi tipi di farmaci prima di riuscire a identificare quello più adatto a te. Inoltre, potrebbero essere necessari alcuni giorni o settimane di trattamento prima di poter apprezzare i primi effetti benefici.
Per tenere a bada il dolore può essere utile anche un miglioramento dello stile di vita e il mantenimento di un sano peso corporeo. Sembra infatti che mantenersi in forma e seguire un’alimentazione sana e bilanciata possa aiutare a gestire meglio i sintomi di questa condizione.
Omeopatia per la nevralgia post erpetica
Per il trattamento di questo tipo di condizione potrebbe scendere in campo anche la medicina alternativa. L’omeopatia, ad esempio, propone degli approcci che tengono in considerazione la mente e il corpo del paziente per poter affrontare al meglio il dolore e alleviarlo. Non di rado vengono impiegati anche dei trattamenti di agopuntura contro la nevralgia post erpetica, con lo scopo di evitare gli effetti collaterali dei farmaci alleviando allo stesso tempo il dolore avvertito dal paziente.
Ricorda però che qualsiasi trattamento di questo tipo non deve mai sostituire le cure mediche tradizionali. Prima di affidarti all’omeopatia o all’agopuntura, parla quindi con il tuo medico, in modo da individuare l’approccio più adatto a te.
Come prevenire la nevralgia post-erpetica?
Banalmente, il miglior modo per prevenire questa condizione è quello di prevenire l’insorgenza dell’Herpes Zoster. Se hai già sofferto di questa malattia, potresti rischiare di sviluppare la nevralgia dopo la fase di riattivazione del virus.
Per i soggetti in età adulta (ovvero quelli di età compresa tra 50 e 79 anni) che hanno delle difese immunitarie particolarmente deboli, è disponibile un vaccino anti-Herpes Zoster che riduce il rischio di sviluppare il Fuoco di Sant’Antonio.
La vaccinazione è gratuita anche per altre categorie di persone, come quelle che soffrono di diabete, per chi soffre di Bpco (Bronco-Pneumopatia Cronica Ostruttiva), di malattie cardiovascolari e per chi deve sottoporsi a dei trattamenti che potrebbero indebolire il sistema immunitario.
Cosa bisogna sapere sulla nevralgia post-erpetica
La nevralgia post-erpetica è una delle più comuni complicazioni croniche che interessano i pazienti che hanno sofferto di Herpes Zoster, meglio noto con il nome di “Fuoco di Sant’Antonio”. La malattia è causata dallo stesso virus della varicella, che rimane latente nel sistema nervoso e che può riattivarsi in soggetti con un sistema immunitario debole o dopo periodi di forte stress o malattie.
La nevralgia post erpetica può causare sintomi molto invalidanti, a cominciare da una forte sensazione di dolore e bruciore, formicolio, prurito, alterazione della sensibilità, intorpidimento della zona interessata e altri disturbi. A loro volta, questi fastidi possono causare conseguenze come insonnia, depressione, stanchezza fisica e mentale e inappetenza.
Al momento non esiste una cura risolutiva contro la nevralgia post erpetica, ma esistono diversi trattamenti in grado di alleviare i sintomi. La scelta dei farmaci e dei rimedi più adatti varia da paziente a paziente, in base alla situazione specifica e alla gravità e intensità del dolore e degli altri sintomi.
Per prevenire il rischio di sviluppare il Fuoco di Sant’Antonio e/o la nevralgia post-erpetica è disponibile un vaccino anti-Herpes Zoster. Quest’ultimo viene consigliato in particolar modo alle persone che hanno un’età superiore ai 50 anni e ai pazienti con delle difese immunitarie deboli. La vaccinazione sembra dimezzare il rischio di sviluppare il Fuoco di Sant’Antonio e la successiva nevralgia post-erpetica.