Nuova Sars, individuati in Qatar cammelli infettati dal coronavirus Mers
Le analisi hanno identificato l'Rna del virus in tamponi nasali di tre esemplari
Ci eravamo lasciati con il dubbio che il microrganismo responsabile della cosiddetta “nuova Sars”, il coronavirus Mers (Middle East respiratory syndrome), potesse essere trasmesso agli uomini dai cammelli. Oggi un nuovo annuncio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità rafforza questi dubbi. L’ente ha infatti fatto sapere che il coronavirus Mers è stato identificato in Qatar in un gruppo di cammelli associati a due recenti casi umani.
Le analisi sono state effettuate nei Paesi Bassi presso il National Institute for Public Health and the Environment e hanno permesso di individuare la presenza dell’Rna del coronavirus Mers in 3 dei 14 campioni testati, prelevati dai cammelli tramite tampone nasale. L’identità del virus è stata confermata con il sequenziamento.
Si tratta di un pezzo molto importante del puzzle
ha spiegato Mike Osterholm, direttore del Center for Infectious Disease Research and Policy dell’University of Minnesota.
Nello scorso mese di agosto analisi pubblicate sulla rivista Lancet avevano rilevato la presenza di anticorpi diretti contro il virus in cammelli originari del Medio Oriente e delle Canarie. La scoperta aveva portato alla conclusione che gli animali avessero a che fare con un’infezione da coronavirus Mers o fossero stati infettati in passato.
La possibilità di trasmissione di questo virus dagli animali all’uomo è maggiore di quella di un contagio diretto da uomo a uomo. Secondo Vincent Munster, esperto del National Institute of Allergy and Infectious Diseases degli Stati Uniti,
in assenza di una profilassi e trattamenti contro il Mers-CoV, bloccare il contagio tra animali ed esseri umani, o uomo-uomo, potrebbe essere il metodo più promettente per prevenire altri decessi.
Fino ad oggi il coronavirus Mers ha infettato 160 persone, uccidendone 68.
Via | Agi