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Il nuovo Piano Nazionale Pandemico, recentemente presentato in Conferenza Stato-Regioni, ha come obiettivo principale la gestione delle emergenze sanitarie, riconoscendo l’importanza dei vaccini ma sottolineando che non possono essere considerati l’unico strumento di contrasto. Il documento, che include modifiche rispetto alle precedenti bozze, stabilisce che eventuali restrizioni alla libertà personale saranno applicabili solo in presenza di “pandemie di carattere eccezionale”, evitando l’uso di Dpcm. Si legge nel testo che “è escluso l’utilizzo di atti amministrativi per l’adozione di misure coercitive della libertà personale o compressive dei diritti civili e sociali”. Le misure straordinarie dovranno essere adottate esclusivamente attraverso leggi o atti aventi forza di legge, nel rispetto dei principi costituzionali.
Le nuove disposizioni
Le nuove disposizioni, come riportato dal Corriere della Sera e visionato da ANSA, evidenziano che i vaccini non devono essere considerati isolatamente, ma devono essere integrati con altri presidi terapeutici. Il Piano chiarisce che “interrompere le catene di trasmissione di un agente patogeno respiratorio che si diffonde nella comunità può risultare complesso”. Pertanto, in caso di un grave rischio per la salute pubblica, sarà necessario implementare misure combinate, tra cui test, isolamento dei casi, tracciamento dei contatti e quarantena per gli individui esposti. Le azioni dovranno essere adattate costantemente in base alle condizioni locali e alle caratteristiche epidemiologiche, oltre a considerare fattori come l’immunità della popolazione e la disponibilità di terapie efficaci.
Nomina del Commissario Straordinario
In caso di necessità, il Piano prevede la nomina di un “Commissario Straordinario all’Emergenza”, un ufficiale designato dal Governo che opererà con poteri esecutivi speciali per affrontare situazioni straordinarie.
Schillaci: tutela delle libertà
Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha dichiarato che il nuovo Piano Pandemico Nazionale è stato inviato alle Regioni e attualmente è in fase di esame. Schillaci ha assicurato che ci sarà una copertura economica, prevista nella Legge di Bilancio, che non era garantita in precedenza. “Le libertà dei cittadini saranno tutelate”, ha aggiunto il Ministro durante la Giornata Nazionale del Personale Sanitario e Sociosanitario.
Tre scenari nel piano pandemico
Il Piano Nazionale prevede tre scenari di rischio in caso di futura pandemia, con un massimo di 3 milioni di ricoveri e oltre 360 mila persone che potrebbero necessitare di cure in terapia intensiva. Gli scenari considerano due virus influenzali e un “worst-case”, il peggior scenario possibile, ma poco probabile.
Nel caso di una pandemia causata da un virus influenzale con patogenicità “lieve”, il numero di ricoveri potrebbe variare tra 18.882 e 47.809, con accessi in terapia intensiva tra 2.259 e 5.737. Per il servizio sanitario, il picco dei contagi potrebbe richiedere tra 1.950 e 22.953 posti letto per ricoveri ordinari e tra 234 e 2.754 per terapia intensiva.
Lo scenario intermedio, associato a un virus influenzale con patogenicità “moderata”, prevede tra 103.522 e 262.948 ricoveri, con accessi in terapia intensiva tra 12.423 e 31.554. Al picco, il fabbisogno di posti letto potrebbe oscillare tra 10.728 e 126.242 per ricoveri ordinari e tra 1.287 e 15.149 in terapia intensiva.
Infine, lo scenario peggiore, legato a un coronavirus con patogenicità “grave”, potrebbe portare a un numero complessivo di ricoveri compreso tra 570.715 e 3.047.150, con accessi in terapia intensiva tra 68.697 e 366.787. Durante il picco, il Piano stima che potrebbero essere necessari tra 20.986 e 2 milioni di posti letto per ricoveri ordinari e tra 2.779 e 269 mila per terapia intensiva. Il picco di posti letto in terapia intensiva durante la pandemia da Covid-19 è stato registrato il 3 aprile 2020, con 4.068 ricoveri.
Le simulazioni contenute nel Piano considerano esclusivamente le caratteristiche del patogeno, senza tener conto di altri fattori che potrebbero influenzarne la diffusione, rendendo i dati indicativi e da interpretare con cautela.