Obesità “contagiosa” fra gli adolescenti?
L’obesità potrebbe essere “contagiosa” fra gli adoelscenti. In che senso? Lo spiega questo nuovo studio.
L’obesità potrebbe essere considerata “contagiosa” fra gli adolescenti. Almeno questo è ciò che rivela un nuovo studio pubblicato sulle pagine della rivista JAMA Network Open, secondo cui gli adolescenti che vivono in luoghi in cui vi sono molti coetanei obesi o in sovrappeso tendono a vedere quello degli amici come un “corpo ideale”, e quindi potrebbero essere a loro volta obesi o in sovrappeso.
Per esaminare la questione, gli autori hanno raccolto i dati di 401 ragazzi. I partecipanti e i loro genitori hanno completato dei sondaggi online, ed esaminando i dati gli esperti hanno scoperto che gli adolescenti che si trovavano in zone con tassi di obesità più elevati avevano maggiori probabilità di scegliere una figura che riflettesse una dimensione corporea più voluminosa rispetto agli adolescenti che si trovavano in contee con tassi di obesità più bassi.
Questo può essere considerato un dato sia positivo che negativo:
C’è sia un vantaggio che uno svantaggio nell’idea che vedere molta obesità tra le persone intorno a te ‘normalizzi’ in modo efficace il concetto di sovrappeso per i giovani. L’aspetto positivo è che i giovani possono sentirsi più a loro agio con la pelle in cui si trovano e meno inclini al duro giudizio e agli effetti negativi dell’obesità sull’autostima. Se l’obesità si normalizza nei social network, questo può anche essere utile a destigmatizzarla e ad alleviare il peso del bullismo e degli abusi. Questo è tutto di guadagnato
spiegano gli autori dello studio, i quali non possono però negare che l’obesità rappresenta anche un importante fattore di rischio per lo sviluppo di condizioni come diabete di tipo 2, fegato grasso e malattie croniche, che possono avere inizio prima o durante l’adolescenza.
La normalizzazione dell’obesità potrebbe portare a una scarsa voglia di prevenirla e gestirla, e ciò potrebbe comportare un costo elevato per la salute.
via | MedicalXpress
Foto di Bruno /Germany da Pixabay