Obesità infantile: bambini più grassi e più felici
Come mamma mi sono preoccupata un po’ leggendo i dati relativi al fenomeno dell’obesità infantile che purtroppo è in continua crescita. Secondo le ultime stime un bambino su quattro è in sovrappeso o addirittura obeso. In Italia oltre un terzo dei bambini tra i 6 e i 9 anni ha disturbi alimentari (34,1%). Il dato […]
Come mamma mi sono preoccupata un po’ leggendo i dati relativi al fenomeno dell’obesità infantile che purtroppo è in continua crescita. Secondo le ultime stime un bambino su quattro è in sovrappeso o addirittura obeso. In Italia oltre un terzo dei bambini tra i 6 e i 9 anni ha disturbi alimentari (34,1%). Il dato scende al 25,4% nella fascia tra i 10 e i 13 anni per precipitare con l’adolescenza (14-17 anni) al 13,9%.
A preoccuparmi di più sono state, però, le proiezioni dei dati futuri: se il fenomeno mantiene questo andamento, nel 2025 l’obesità infantile in Italia triplicherà! Questo spiega come mai i medici abbiano definito l’obesità la vera “malattia del secolo”.
Più volte gli studiosi hanno cercato di capire le ragioni di questo fenomeno, ma ora una nuova ricerca ha dimostrato l’esistenza di un legame tra sovrappeso/obesità e la dimensione emozionale nei bambini. La ricerca, condotta su 2.366 bambini di età compresa tra i 2 e i 12 anni, avrebbe analizzato la relazione tra la dieta insalubre dei bambini e la loro salute psicologica. Il risultato mi ha sorpresa un po’ visto che si tratta di bambini e non di adulti. E’ emerso, infatti, che i bambini mangiano male, ma si sentono più felici.
E’ un po’ come dire che il cibo “spazzatura” contribuisce al buon umore dei più piccoli. Vi rendete conto? Cosa dovremmo concludere? Che i nostri bambini sono già infelici e insoddisfatti quando sono così piccoli? Non vi sembra di vedere in questi risultati il comportamento tipico di noi adulti che – in seguito ad una brutta giornata o a una brutta notizia – ci consoliamo mangiando a gò-gò schifezze di ogni tipo? Dunque, questi numeri vanno letti come un ulteriore segnale di malessere sociale? Forse dovremmo interrogarci tutti su quali sono le carenze emozionali che dovremmo colmare nella nostra vita e in quella dei nostri figli.
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