Obesità infantile: fare sport offre anche benefici psico-sociali?
Fare sport offre anche benefici psico-sociali ai bambini? La risposta arriva da questo nuovo studio.
Un programma con regole chiare, una routine precisa e attività fisica, con la possibilità di interagire con i coetanei e con la supervisione di persone adulte potrebbe migliorare la qualità della vita, l’umore e l’autostima di un bambino in sovrappeso o obeso più di quanto avverrebbe con un programma di solo esercizio fisico regolare. A suggerirlo è un nuovo studio pubblicato sulla rivista Translational Behavioral Medicine, i cui autori hanno confrontato direttamente l’impatto di un programma di esercizi con un programma sedentario sul benessere psicosociale di un campione di 175 bambini.
I partecipanti erano prevalentemente di età compresa tra 8 e 11 anni, ed erano in sovrappeso o obesi. A loro è stata data la possibilità di partecipare a un programma di esercizio aerobico divertente o a un programma più sedentario, in cui i partecipanti hanno fatto dei giochi da tavolo ed hanno svolto attività artistiche. Gli esperti avevano ipotizzato che lo studio avrebbe evidenziato il fatto che l’intervento fisico sarebbe stato più efficace nel migliorare la qualità della vita, l’umore e l’autostima dei bambini, rispetto al programma sedentario.
In realtà però hanno scoperto che, mentre il programma di esercizi offriva benefici per quanto riguarda la riduzione del grasso corporeo, il miglioramento della forma fisica e persino quello della salute del cervello, non vi era in realtà alcun effetto benefico sull’umore. Nel caso dei ragazzi, quelli del gruppo sedentario avevano riportato un’effettiva riduzione dei sintomi depressivi rispetto ai coetanei del gruppo di esercizio.
Le relazioni che i bambini hanno instaurato nel corso di entrambi i programmi sono state utili per migliorare il loro umore e la qualità della vita, e di certo il programma sedentario può aver dato ai bambini più tempo per parlare tra loro e coltivare le amicizie senza avvertire troppa pressione competitiva. In entrambi i programmi i bambini hanno ottenuto benefici psicosociali, poichè si divertivano a interagire tra loro, condividendo snack e altre attività, mentre trascorrevano meno tempo a guardare la televisione.
via | Eurekalert
Foto da Pixabay