Oggi è la prima Giornata Nazionale dei Sordociechi
Oggi è la prima Giornata Nazionale dei Sordociechi, istituita dall’Unione Europea dei Sordociechi (EDBU).
Oggi è la prima prima Giornata Nazionale dei Sordociechi, istituita dall’Unione Europea dei Sordociechi (EDBU) e promossa per la prima volta in Italia dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in collaborazione con la Lega del Filo d’Oro. Secondo un recente studio ISTAT nel nostro paese ci sono circa 190.000 gli individui (0,3% della popolazione) affetti da malattie che coinvolgono vista e udito.
Il 30% di loro vive nelle Regioni del sud Italia, il 21% nel Centro e circa il 17% nelle Isole. Di solito la sordocecità colpisce di più gli over 65 e oltre il 64% della popolazione è di sesso femminile. Più del 55% dei disabili sensoriali viene incontro a restrizioni fondamentali nella propria autonomia, non potendo uscire di casa avendo anche altre disabilità.
Il 12 aprile 2004 la sordocecità è stata riconosciuta come disabilità specifica unica, grazie alla Legge 107/2010. Una legge che appare inadeguata per una tutela giuridica collettiva che includa tutte le persone con disabilità aggiuntive ed è necessario renderla più attuale, come ricordato da Mario Barbuto, presidente U.I.C.I.:
Per raggiungere questi obiettivi occorre dare vita a una rappresentanza forte presso le istituzioni italiane attraverso un network che riunisca associazioni ed enti che si occupano di pluridisabilità, operatori sociali, gli stessi disabili sensoriali e le loro famiglie. È vitale far comprendere al Governo e alle Istituzioni italiane quanto sia importante irrobustire, ampliare e proseguire il percorso di tutela di questa ampia collettività, offrendo loro l’opportunità di gestire il proprio ambiente domestico e sociale con il maggior grado di autonomia possibile, sviluppando nuove competenze, strumenti di comunicazione ed innovazioni sempre più utili ed efficaci per superare le barriere che ostacolano una vita realmente inclusiva.
Questa giornata è proprio l’occasione per far conoscere a tutti il fenomeno in costante crescita, come ricordato da Rossano Bartoli, Segretario Generale della Lega del Filo d’Oro:
Un momento di confronto fondamentale tra Istituzioni e Associazioni del terzo settore per fornire risposte concrete ai bisogni delle persone sordocieche, partendo dal diritto all’inclusione. La piena attuazione della legge 107/2010, che riconosce la sordocecità come una disabilità unica e specifica, potrebbe agevolare questo processo, rappresentando un punto di partenza per queste persone e le loro famiglie. Mi preme inoltre ricordare che Sabina Santilli, sordocieca dall’età di sei anni a causa di una meningite, ha voluto con tenacia anche in Italia un’organizzazione per le persone sordocieche, fondando nel 1964 la Lega del Filo d’Oro.
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