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Olio e salute, ecco come scegliere quello migliore da usare in cucina

Qual è l'olio migliore che si può usare in cucina? Sicuramente l'olio extravergine di oliva è la scelta ottimale, che ci viene consigliata dai dietologi e che è da preferire. Ecco, allora, tutto quello che c'è da sapere in merito alla scelta dell'olio migliore da cucina.

Olio e salute, ecco come scegliere quello migliore da usare in cucina

Qual è l’olio migliore per cucinare, per conservare gusto e prenderci cura della nostra salute? Gli esperti consigliano sempre l’olio extra vergine di oliva. Se dal punto di vita delle calorie gli oli sono più o meno tutti uguali, a differenza del burro che ha un apporto calorico di pochissimo inferiore, è bene scegliere l’olio migliore in base ad altri fattori.

I fattori che ci devono accompagnare nella scelta dell’olio migliore sono le proprietà per la salute, la degradazione degli olii, il punto di fumo, i processi di raffinazione. L’olio migliore deve contenere una quantità elevata di acidi grassi monoinsaturi, per evitare un aumento del colesterolo, mentre quello non raffinato si degradano meno rapidamente e non contengono antiossidanti. Inoltre gli olii non raffinati, da escludere, dunque, contengono una quota di grassi trans a volte alta.

L’olio di colza, ad esempio, dovrebbe essere evitato, perché al suo interno troviamo un acido, l’acido erucico, che in studi sugli animali si è dimostrato nocivo (attenzione, dunque, agli olii di semi vari, che non devono contenere più del 5% di questo olio). L’olio evo, invece, è il migliore, da usare a freddo o in cottura, perché ha un’alta percentuale di acidi grassi monoinsaturi, di antiossidanti naturali, non ha grassi trans. Preferire, in caso contrario, gli altri oli di semi, evitando quelli misti, usandoli per il condimento a crudo.

Via | Albanesi

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