Oms, anche l’ambiente uccide: più di 12 milioni i decessi per cause ambientali
I dati
Vivere in un ambiente poco sano uccide. A testimoniarlo sono i dati raccolti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) nella seconda edizione del rapporto “Preventing disease through healthy environments: a global assessment of the burden of disease from environmental risks”.
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Secondo il rapporto dell’Oms la maggior parte dei decessi associati all’ambiente è dovuta a malattie cardiovascolari. Ecco la classifica delle principali cause di morte ambiente-associata:
- ictus – 2,5 milioni di decessi all’anno
- cardiopatie ischemiche – 2,3 milioni di decessi all’anno
- traumi involontari (come incidenti stradali) – 1,7 milioni di decessi all’anno
- tumori – 1,7 milioni di decessi all’anno
- malattie respiratorie croniche – 1,4 milioni di decessi all’anno
- diarrea – 846 milioni di decessi all’anno
- infezioni respiratorie – 567 mila decessi all’anno
- problemi neonatali – 270 mila decessi all’anno
- malaria – 259 mila decessi all’anno
- traumi volontari (ad esempio suicidi) – 246 mila decessi all’anno
” title=”Le principali cause di decessi attribuibili all’ambiente”]
Il documento – un aggiornamento della prima edizione del 2006 – svela infatti che nel 2012 sono stati circa 12,6 milioni i decessi attribuibili al fatto di vivere o lavorare in un ambiente poco salubre. Nella maggior parte dei casi si è trattato di morti dovute a malattie non trasmissibili associate perlopiù all’inquinamento atmosferico (incluso quello dovuto al fumo di tabacco).
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Secondo il rapporto dell’Oms a fare le spese di un ambiente poco sano sono soprattutto i bambini piccoli (sotto ai 5 anni di età) e gli adulti tra i 50 e i 75 anni.
Secondo le stime ogni anno sarebbe possibile evitare la morte di 1,7 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni e di 4,9 milioni di adulti tra i 50 e i 75 anni gestendo in modo migliore l’ambiente.
In particolare, nei bambini potrebbero essere prevenuti infezioni respiratorie e diarrea, mentre nella popolazione adulta verrebbe limitata l’incidenza delle malattie non trasmissibili.
” title=”Le fasce di popolazione più a rischio”]
Un ambiente sano è alla base di una popolazione sana
ha commentato Margaret Chan, direttore generale dell’Oms.
Se i Paesi non agiranno per rendere salubre l’ambiente in cui le persone vivono e lavorano, milioni di persone continueranno ad ammalarsi e a morire troppo giovani.
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Fra le strategie suggerite dall’Oms per ridurre l’incidenza di malattie e condizioni associate a un ambiente poco salubre sono inclusi:
- l’uso di tecnologie “pulite” e di fonti di energia alternative per il riscaldamento e l’illuminazione domestica e per cucinare a casa;
- l’aumento della disponibilità di acqua potabile e un’igiene adeguata;
- normative che riducano l’esposizione al fumo passivo;
- il riciclaggio dei rifiuti;
- la riduzione dell’inquinamento atmosferico;
- la riduzione dell’inquinamento domestico.
” title=”Come ridurre le malattie associate all’ambiente”]
Via | Oms