L’orticaria è una patologia della pelle che si manifesta sotto forma di eruzione cutanea. Il meccanismo alla base di questa problematica non è ancora chiaro, sicuramente può avere diverse cause e colpire diversi soggetti. Si parla, infatti, di orticaria da stress, di orticaria allergica e cronica.
Spesso è provocata da determinati alimenti, tessuti o sostanze chimiche. Ma altre volte possono incidere condizioni meteorologiche estreme, sudore o semplice stress. Quali sono i sintomi che possono metterci in allarme e come si cura l’orticaria? Ancora, è contagiosa? Andiamo per gradi.
L’orticaria è un’eruzione cutanea pruriginosa che compare sulla pelle. In quale parte del corpo si manifesta l’orticaria? Così come è anche visibile dalle immagini e foto reperibili sul web, è evidente come possa apparire in una determinata e circoscritta zona o diffondersi su vaste aree. Solitamente comporta un prurito più o meno sopportabile e varia nelle sue dimensioni: le chiazze possono misurare pochi millimetri così come diversi centimetri.
L’orticaria non è contagiosa: colpisce circa il 20% delle persone in un determinato momento della loro vita. Anche i più piccoli possono sperimentarla, così come le donne di età compresa tra 30 e 60 anni e le persone con una storia di allergie familiari – e non – alle spalle. Nel particolare caso dell’orticaria nei bambini, il 15% di quelli sotto i 10 anni ne ha avuto almeno un episodio.
Di seguito approfondiamo i diversi tipi di orticaria. Se in via generale possiamo distinguere l’orticaria acuta, caratterizzata dal fatto che l’eruzione cutanea scompaia completamente entro 6 settimane, da quella cronica, più rara della precedente e che descriviamo sotto, se ne possono annoverare diversi altri, in virtù di determinate caratteristiche.
Si parla di orticaria cronica quando le macchie sulla pelle sono presenti per più di sei settimane e si ripresentano frequentemente nel corso di mesi o anni. Ciò può incidere sulla qualità della vita rendendo difficoltose le normali attività quotidiane così come anche il sonno. Tuttavia con i dovuti accorgimenti si può condurre una vita il più possibile serena.
Può accadere che la reazione cutanea compaia senza un apparente motivo concreto. In questi casi può essere utile indagare gli ultimi giorni per capire se effettivamente si ha avuto a che vedere con ansia, preoccupazioni o stress. Anche tali fattori, infatti, possono essere causa di orticaria.
In tal caso, il miglior trattamento è la prevenzione, anche se ovviamente non è sempre possibile evitare di sentirsi stressati. Tuttavia, esistono diversi modi per ridurre lo stress nella vita quotidiana, riuscire a farlo avrà sicuramente un impatto benefico sulla propria salute.
Nel caso di orticaria da stress i cibi da evitare – o comunque da ridurre, così come nel caso di tutte le tipologie di orticaria – sono: spezie, alcool, caffè, alimenti ricchi di amidi e che contengono nitriti.
La sindrome da orticaria da contatto si riferisce all’insorgenza dell’orticaria entro 30-60 minuti dal contatto con un agente scatenante. Tra questi si annoverano il lattice, alcune piante, alcuni animali come ad esempio gli insetti, determinati farmaci e alimenti (in particolare, pesce, aglio, cipolle, pomodori).
E’ una forma di orticaria indotta da eventi che provocano un aumento della temperatura corporea tale da attivare il riflesso della sudorazione. Sbalzi di temperatura, attività sportiva e sforzi fisici rientrano tra questi.
L’orticaria papulosa è una reazione cutanea allergica causata solitamente da punture di insetti. Si manifesta più comunemente nei bambini che negli adulti, ed appare spesso sulle aree del corpo che stanno scoperte, come ad esempio sul viso, sulle gambe e sugli avambracci.
A differenza dell’allergia primaverile ai pollini o dell’allergia al nichel, si tratta di una rara reazione allergica conseguente all’esposizione al sole. Essa provoca un’eruzione cutanea pruriginosa che compare sulla parte della pelle che è stata esposta ali raggi solari. Non esiste purtroppo una cura in merito. Ciò che si può fare è cercare di prevenirla evitando di esporsi al sole.
I sintomi dell’orticaria possono manifestarsi all’improvviso, per aver toccato, mangiato qualcosa o senza una ragione spiegabile. Possono durare un’ora così come possono tormentare anche per diverse settimane.
I più comuni sono:
Inoltre, aumenta la sensazione di calore: probabilmente il fastidio, il prurito o semplicemente lo stress che ne derivano causano un effetto “caldo”.
A cosa è dovuta l’orticaria? Le sue cause non sono chiare. Possono essere allergiche (da contatto o provocate da allergia ad alimenti specifici), sistemiche, ovvero legate ad altre malattie, da stress psicofisico, da farmaco o nessuna di queste.
Ciò che è certo è che, almeno l’orticaria cronica è una condizione a lungo termine che potrebbe derivare da una reazione autoimmune. I medici non sanno esattamente perché si verifica, ma può accompagnare una condizione di salute cronica o una condizione autoimmune. In via generale, le possibili cause sono le seguenti:
Se la reazione cutanea si verifica quando il soggetto consuma o tocca qualcosa a cui è allergico, si parla di “orticaria da contatto“. In questo caso, il corpo reagisce a un allergene e, come risposta, rilascia l’istamina. Successivamente, avviene una perdita di liquidi da parte di minuscoli vasi sanguigni che va ad accumularsi nella pelle dando vita ad infiammazioni ed eruzioni cutanee.
Esistono inoltre alcuni fattori scatenanti esterni che possono provocare l’orticaria. Si tratta di:
Infine, anche alcune condizioni di salute preesistenti possono influire sullo sviluppo dell’orticaria. Si tratta di malattie autoimmuni, infezioni virali come il raffreddore (scopri come distinguere il raffreddore dall’allergia) o batteriche, parassiti intestinali, ipotiroidismo autoimmune, condizioni che possono causare l’infiammazione dei vasi sanguigni.
Come si fa a capire se è orticaria? La diagnosi viene effettuata da un medico a seguito di un esame fisico nell’ambito del quale pone al paziente alcune domande volte a cercare di capire la causa scatenante dei sintomi così come la loro tipologia e durata. Il professionista potrebbe chiedere informazioni riguardo i farmaci assunti, gli alimenti e le bevande ingerite, etc.
Se da quanto appreso il medico dovesse ritenere che ci sia una causa sottostante, prescriverà test mirati quali esami del sangue o test cutanei.
La cura dell’orticaria può differenziarsi in base alla sua origine. In via generale, il medico potrebbe inizialmente consigliare di trattare i sintomi con rimedi casalinghi, oppure tramite l’assunzione di antistaminici da banco. Se ciò non dovesse funzionare, potrebbe cambiare la cura farmacologica fino a trovare la combinazione di farmaci adatta nel singolo caso.
Orticaria, come curarla? Prima di tutto assumere un antistaminico, che ovviamente bisogna avere sempre a portata di mano se si sa di convivere con tale genere di problema. Altrimenti consultare il medico o la guardia medica. Gli altri farmaci utilizzati sono gli antileucotrienici, gli antiserotoninici, i calcio antagonisti e varie combinazioni di questi. Danno sollievo anche le pomate antistaminiche da applicare in loco.
Per aiutare a prevenire o ad alleviare alcuni sintomi dell’orticaria si consiglia di mettere in pratica determinati accorgimenti, dei semplici rimedi naturali se vogliamo. Tra questi:
Sebbene l’orticaria possa essere fastidiosa in quanto provoca prurito, di solito non è da considerare una patologia grave, tende a scomparire dopo un periodo di tempo.
Tuttavia, in alcuni casi le chiazze, pur essendo scomparse, possono nuovamente manifestarsi anche dopo mesi o anni. L’orticaria lieve di per sé non è pericolosa. Tale può essere, però, se si dovesse manifestare tramite una grave reazione allergica che porti la gola a gonfiarsi.