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Osteopatia in gravidanza: tutto quello che devi sapere

Osteopatia in gravidanza: il nostro esperto ci dà utili indicazioni per le donne in dolce attesa che vogliono consultare un osteopata.

Osteopatia in gravidanza: tutto quello che devi sapere

Fonte immagine: Pixabay

L’osteopatia in gravidanza può essere un valido aiuto per affrontare tanti piccoli e grandi disturbi, sintomi, malesseri che possono colpire le donne in dolce attesa. Sicuramente l’osteopatia è consigliata in ogni fase della vita: l’importante è sempre rivolgersi a personale esperto e osteopati che possano risolvere tante problematiche di salute, per stare subito meglio.

Sono tanti i dubbi che le donne in dolce attesa hanno durante i 9 mesi di gestazione. E questi riguardano anche il ricordo a pratiche come l’osteopatia. Alle domande che tante future mamme si fanno, su quello che riguarda l’osteopatia in gravidanza, ha risposto il Dottor Alessandro Garlinzoni, osteopata, di MioDottore, che ha aderito al progetto di video consulenza online attivato dalla piattaforma.

Quando ricorrere all’osteopatia in gravidanza

L’osteopatia tratta il corpo umano e lo segue in tutte le fasi della vita: quella pediatrica, adolescenziale, durante la gravidanza e in età geriatrica. Per quanto riguarda la gravidanza, tralasciando i primi 3 mesi, che sono sempre i più delicati, le altre fasi della gestazione sono trattabili per consentire alla donna di vivere questo momento al meglio.

Le tipologie di problemi che possono verificarsi in gravidanza sono dolore sacrale, sciatalgia, fastidi cervicali, mal di schiena generici, spossatezza, gambe gonfie o sindromi da tunnel carpale. Con le dovute attenzioni e limitando i tipi di manovre per favorire tecniche più dolci, si possono trattare tutte queste sintomatologie con grande efficacia.

dolori in gravidanza
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Perché si presentano dolori in gravidanza?

La gravidanza è uno stato di creazione e trasformazione, ma come in ogni cambiamento ci sono pro e contro e spesso i contro sono dovuti al fatto che l’utero, che di norma si posiziona in modo leggermente superiore all’osso pubico, nelle settimane successive tende a salire stirando legamenti e spostando visceri.

Tutti questi cambiamenti durante la gravidanza hanno un “costo” sia in termini di energia che di ormoni in circolo e possono portare fastidi in alcune zone del corpo della donna. Ad esempio, i dolori legati alla sacralgia (dolore al sacro o ai lati del sacro) sono in relazione ai legamenti rotondi di quest’ultimo, che vanno in trazione durante la crescita della vita intrauterina ed essendo questi legamenti connessi al sacro, la trazione arriva per continuità anche a lui, che tenderà a cambiare in piccola parte la sua posizione.

Inoltre, il bimbo in grembo si muove e si arriva così a fastidì più importanti, premendo sul pavimento pelvico, su organi circostanti, muscoli e nervi.

Cosa può fare l’osteopata durante la gravidanza?

Il trattamento osteopatico in gravidanza dipende molto dalla settimana in cui si interviene, oltre che dalle problematiche che la paziente riferisce. Sono un insieme di fattori che determinano il tipo di trattamento e la posizione.

Di norma si riesce a intervenire sia da seduti che da supini o su un fianco. Il trattamento viene effettuato attraverso il bacino e la ricerca della sua elasticità, ma anche sull’elasticità delle aponeurosi dell’addome, del pavimento pelvico e della cervicale, per migliorare l’elasticità dei tessuti.

A seconda delle condizioni generali della paziente, le tecniche utilizzate sono morbide o fasciali, permettendo il naturale movimento delle strutture per favorire la crescita. La paziente deve scendere dal lettino e sentirsi “leggera”, una sensazione che spesso non è facile da percepire.

post gravidanza
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Cosa può fare l’osteopata nel post gravidanza?

Successivamente, nel post gravidanza, ci sono numerose altre tecniche che possono essere utilizzate, come ad esempio fisioterapia del pavimento pelvico o ginnastica specifica, insegnando la consapevolezza di alcune parti del corpo e permettendo così un progressivo miglioramento delle zone pubiche.

Questo tipo di lavoro è fondamentale per evitare in futuro un indebolimento del pavimento pelvico, che influirebbe su perdite urinarie o sulla vita sessuale.

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