Osteoporosi: cause, sintomi e cura
L’osteoporosi identifica la perdita patologica di minerali nelle ossa, situazione che porta a un deterioramento del tessuto e ne aumenta la fragilità.
L’osteoporosi è definita come malattia sistemica dello scheletro, caratterizzata da una ridotta massa minerale e dal deterioramento microstrutturale del tessuto osseo. Questa situazione causa una fragilità tale delle ossa da esporle maggiormente al rischio fratture. La perdita di minerale è fisiologica, fa parte delle modificazioni del nostro organismo dovute all’età. Però un conto è una ridotta demineralizzazione, un conto invece è un condizione eccessiva.
Quali sono le cause? Oltre all’invecchiamento, a una dieta poco equilibrata, a un carenza di vitamina D, per le donne c’è sicuramente un forte e importante componente ormonale. Non è un caso il momento critico è soprattutto quello della menopausa, soprattutto se precoce o indotta.
Quali sono i sintomi? Molto spesso è asintomatica. È raro che sia accompagnata da dolore e di solito dipende dalla presenza di fratture o se il paziente è anziano da artrosi. Di solito questa malattia più che un vero e proprio male, dà un senso di stanchezza e di pesantezza. Di solito prima di giungere a questo stadio e per prevenire eventuali complicanze, si cerca fare un percorso molto importante di prevenzione.
Alla soglia della menopausa, molte donne sono invitate a fare una serie di esami del sangue, tra cui alcuni di carattere ormonali. Poi dovrebbero avere un appuntamento annuale con una esame chiamato MOC con il quale si misura la densità ossea. Qual è la terapia? Ovviamente farmacologico. Può essere ormonale, quindi a base di estrogeni o serm, ma anche a base di vitamina D, che serve per favorire l’assorbimento di calcio, bisfosfonati, capaci di ridurre il riassorbimento osseo, ranelato di stronzio, in grado di rigenerare le ossa. Poi c’è un farmaco biologico, chiamato denosumab, che blocca il principale sistema di attivazione degli osteoclasti, riducendo il riassorbimento osseo.
Via | Lios