Pancreatite: i sintomi iniziali, la diagnosi e la cura
La pancreatite è una malattia infiammatoria del pancreas, organo della digestione che si trova dietro il nostro stomaco, piuttosto rara anche se colpisce una media di oltre 200mila persone ogni anno in Italia.
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Proprio per le delicate funzioni di questa grossa ghiandola – che ha il compito di secernere enzimi digestivi tra cui l’insulina – un’infiammazione che la colpisca può rivelarsi molto pericolosa per la salute. La pancreatite fulminante infatti se non curata in tempo, può anche avere esiti letali.
Ecco perché è così importante riconoscere fin da subito i segnali della pancreatite, che esordisce sempre in forma acuta, in modo da intervenire prima che possa avere conseguenze gravi per la salute di chi ne venga colpito. Quando quest’organo si infiamma, infatti, si innesca un processo di distruzione dei tessuti ad opera degli stessi enzimi da esso secreti, un’eventualità gravissima perché può portare alla morte. In un primo momento, come anticipato, questa infiammazione esordisce in modo acuto, violento, tanto da richiedere spesso il ricovero in ospedale per via delle possibili complicazioni.
Pancreatite cronica
Se però l’infiammazione non viene curata bene e un focolaio infettivo permane, allora la pancreatite diventa cronica, e gli enzimi digestivi possono finire nel sangue danneggiando anche altri organi interni, come il cuore e i polmoni.
Pancreatite: i sintomi
Ecco i sintomi della pancreatite che ci possono mettere in allarme e segnalare una possibile pancreatite in atto:
- Dolore alla parte superiore dell’addome, che può essere acuto e insopportabile, o piuttosto sordo e costante. Talvolta si irradia verso la schiena
- Addome gonfio
- Nausea e vomito
- Febbre
- Aspetto patito, sofferente
La pancreatite può anche provocare sintomi nelle feci, di consistenza liquida, poco formate o untuose. Pancreatite: cause comuni sono spesso i calcoli alla colecisti, che ostruendo i dotti biliari che conducono al pancreas possono creare l’infiammazione, e l’abuso di alcool.
Pancreatite acuta
La pancreatite acuta ha in genere una prognosi favorevole, più complesso il caso di quella cronica, perché i danni subiti dagli altri organi potrebbero essere irreversibili. Dopo la cura in ospedale, il paziente può riprendere la vita normale seguendo una dieta molto leggera, in cui ovviamente l’alcool sia bandito, e per aiutare la digestione e l’assimilazione dei principi nutritivi, il medico potrebbe prescrivere dei farmaci enzimatici da assumersi ad ogni pasto.
Pancreatite la cura
La pancreatite – acuta o cronica – necessita di una diagnosi rapida, in genere a seguito di un ricovero in ospedale. Analisi del sangue che misurino i livelli enzimatici e glicemici (“sballati” per colpa dell’infezione), in associazione a radiografia o TAC addominale, consentono di accertare un’infiammazione in atto. Quanto alla cura della pancreatite, in genere l’infezione viene trattata con antibiotici, l’infiammazione “semplice” con analgesici per via endovenosa. In questo tempo il paziente sarà nutrito tramite flebo e se la pancreatite fosse determinata da calcoli biliari, si potrebbe rendere necessaria una rimozione degli stessi, talvolta associata ad una asportazione della cistifellea. In ogni caso in caso di pancreatite va tenuta sotto controllo anche l’alimentazione.
Foto| di Tips Times per Flickr