Peli incarniti, qual è il metodo di depilazione migliore?
Per prevenire i peli incarniti, purtroppo, non c’è molto da fare: è importante scegliere il metodo di depilazione più opportuno e possibilmente preparare la pelle prima del trattamento.
I peli incarniti, purtroppo, dopo la ceretta e l’uso del rasoio spesso compaiono. Ma prima di chiederci quale sia il metodo di depilazione migliore, riflettiamo sull’italiano. Allora con depilazione si intende eliminare il fusto del pelo senza intervenire sulla radice, ovvero utilizzando il rasoio (che taglia il pelo) o la crema depilatoria. L’epilazione, invece, consiste nello strappare il pelo dalla radice in modo meccanico e in questo caso i metodi più comuni sono ceretta a caldo o a freddo.
L’epilazione garantisce un indebolimento del pelo, una ricrescita più lenta e anche una diminuzione – nel tempo – dei peli stessi, mentre con le tecniche di depilazione spesso si ottengono risultati davvero pessimi, perché i peli crescono sempre più rapidamente, tendono a diventare più folti e più duri. In assoluto quindi ci sentiamo di consigliare comunque la ceretta o l’uso di un epilatore elettrico. La rasatura resta l’alleato numero uno dei peli incarniti: la lama, infatti, crea delle punte affilate sul fusto, al punto da obbligarlo a crescere storto.
È vero, però, che questi metodi, indebolendo i peli, favoriscono l’incarnimento, perché il pelo si arrotola su se stesso e non riesce a uscire creando foruncoli spesso pieni di pus. Come comportarsi? Utilizzate una cera per pelli delicate, applicate una crema pre-depilatoria e periodicamente fate degli scrub, per eliminare le cellule morte ma anche per far respirare i peli.
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Foto | Pinterest