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Pensare ad alta voce aumenta l’autocontrollo

Pensare ad alta voce fa bene? E quando dobbiamo preoccuparci?

Pensare ad alta voce aumenta l’autocontrollo

Sarà capitato a tutti, almeno una volta nella vita, di ritrovarsi a pensare ad alta voce. Perché lo facciamo e soprattutto c’è da preoccuparsi? Tranquillizziamoci, innanzitutto perché dialogare con se stessi è un comportamento molto comune. Secondo gli psicologi serve ad autorassicurarci. Una strategia che mettiamo in campo quando vogliamo avere più fiducia in noi stessi ed incoraggiarci. Più semplicemente ci serve a schematizzare le cose da fare, ci evita di dimenticare le cose importanti, fissandole ad alta voce e memorizzandole meglio.

Insomma un’abitudine tutto sommato positiva, a patto però di non soffrire di disturbi dell’umore e di problemi psicologici. Nel pensare ad alta voce, a fare la differenza tra comportamento a rischio e comportamento positivo, è la frequenza con cui lo facciamo. Se capita spesso, infatti, può significare che stiamo vivendo un momento molto stressante. I livelli di ansia troppo elevati ci fanno avvertire di non avere la situazione sotto controllo e così ci parliamo per calmarci, gestire le emozioni e recuperare fiducia in noi stessi.

Non sempre pensare ad alta voce risolve il problema, sicuramente è una spia di stress che non va ignorata e deve spingerci ad intraprendere un percorso di gestione delle emozioni negative più efficace, imparando tecniche di rilassamento, svolgendo esercizio fisico, intervenendo sulla dieta e smettendola di preoccuparci inutilmente tanto per cominciare. Chi lo fa di tanto in tanto, ad ogni modo, ad esempio per memorizzare meglio delle informazioni prima di un compito, aumenta l’autocontrollo ed acquista un maggiore consapevolezza.

Via | Eurodap
Foto | Flickr

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