Per dimagrire basta tagliare lo zucchero
Ridurre lo zucchero assunto ogni giorno permette di perdere peso in eccesso e di contrastare l'obesità. La prova sul British Medical Journal
C’è chi conta le calorie, chi mette al bando i carboidrati e chi decide di mangiare sempre la stessa minestra, ma il vero trucco per dimagrire sembrerebbe essere un altro: ridurre il più possibile lo zucchero aggiunto. L’ipotesi sembra lecita dopo che il British Medical Journal ha pubblicato i risultati di un’analisi condotta dai ricercatori dell’University of Otago e del Riddet Insitute (Nuova Zelanda) utilizzando i dati raccolti i 71 diversi studi sul consumo di zucchero e il peso corporeo sia negli adulti che nei bambini.
Gli studi in questione sono durati al massimo 8 mesi e dimostrano che ridurre l’apporto di zuccheri “liberi” (vale a dire quelli aggiunti durante la preparazione o prima del consumo del cibo e quelli naturalmente presenti nel miele, negli sciroppi e nei succhi di frutta) permette di perdere in media 800 grammi di peso. A riprova di quanto questo tipo di zuccheri sia determinante per la linea, aumentarne il consumo ha l’esatto effetto contrario e porta ad un incremento di peso di 750 grammi.
Secondo gli autori dell’analisi questa perdita di peso, seppur piccola, è significativa. Non solo, i ricercatori sono convinti che limitare il consumo di zuccheri più a lungo potrebbe dare risultati maggiori. Meglio, quindi, seguire i consigli dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui per ridurre la dilagante epidemia di obesità gli zuccheri liberi dovrebbero costituire meno del 10% dell’energia assunta quotidianamente.
Ma come fare per mantenere questo buon proposito? In un editoriale apparso sullo stesso numero del British Medical Journal gli esperti puntano il primo dito contro le bibite zuccherate, sostenendo provvedimenti come la tassa minacciata anche dal Ministro della Salute Renato Balduzzi, ma poi caduta nel “nulla di fatto” e la limitazione della pubblicità rivolta ai bambini. Altre possibili strategie sono la riduzione delle porzioni e programmi educativi e alimentari. Il tutto con un solo obiettivo: vincere la battaglia contro gli zuccheri di troppo.