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Perché ci piacciono i dolci?

Non ho mai compreso – da golosa quale sono – i gusti che prediligono i cibi salati di alcune persone che sembrano non nutrire alcun interesse nei confronti dei dolci. Ma alla maggior parte di noi il dolce piace eccome e c’è una ragione precisa che un team di ricercatori ha indagato negli Stati Uniti.La […]

Perché ci piacciono i dolci?

Non ho mai compreso – da golosa quale sono – i gusti che prediligono i cibi salati di alcune persone che sembrano non nutrire alcun interesse nei confronti dei dolci. Ma alla maggior parte di noi il dolce piace eccome e c’è una ragione precisa che un team di ricercatori ha indagato negli Stati Uniti.

La capacità di riconoscere gli zuccheri e la sensibilità a questo genere di sapori fa parte della nostra normale fisiologia, a partire dalle papille gustative sulla lingua. Ma perché è un sapore che ci piace restava da capire. Riconoscere questa motivazione può diventare, secondo gli esperti, un’utile arma per tenere sotto controllo i chili di troppo, ingannando l’organismo senza introdurre calorie in eccesso nel nostro corpo.

Sono i recettori T1r2+T1r3 che permettono alla nostra bocca di riconoscere i sapori dolci ma gli studi recenti hanno scoperto, analizzando le reazioni dei topi, che anche in assenza di questi il gusto degli zuccheri resta perfettamente riconoscibile. Il corpo in realtà utilizza altri sensori che si trovano nell’intestino e nel pancreas e che vengono utilizzati per capire come metabolizzare gli alimenti ingeriti. Il sistema del gusto quindi è perfettamente integrativo con il sistema digestivo.

Scoprire questo meccanismo sarà utile per limitare l’ingestione di zuccheri che è tipica delle civiltà occidentali sovralimentate e che devono di conseguenza fare i conti con l’obesità crescente. Lo scopo è quello di soddisfare la necessità di zuccheri dell’organismo senza introdurre troppe calorie, prendendo letteralmente in giro i recettori dei sapori. Resta da capire come.

Via | ElMundo

Foto | Flickr

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