Pigroni più tonici con lo SlowFit
C’è un modo di allenarsi che promette risultati nient’affatto inferiori a quelli ottenuti col metodo tradizionale (ossia litri di sudore spesi in sala fitness). Lo SlowFit, ideato da Fausto Di Giulio, si basa su movimenti lenti, mirati e calibrati. Il presupposto? Un muscolo che lavora lentamente aumenterebbe più rapidamente in tono e forza. Basandosi su […]
C’è un modo di allenarsi che promette risultati nient’affatto inferiori a quelli ottenuti col metodo tradizionale (ossia litri di sudore spesi in sala fitness). Lo SlowFit, ideato da Fausto Di Giulio, si basa su movimenti lenti, mirati e calibrati. Il presupposto? Un muscolo che lavora lentamente aumenterebbe più rapidamente in tono e forza.
Basandosi su questo principio sono nate varie e molteplici discipline: molte di esse si avvalgono di elementi dello yoga, del pilates, del tai-chi, ma esistono anche lezioni di SlowFit pump e gag. Elemento comune: rinforzare e tonificare senza alcuna frenesia.
La lezione si avvale dell’ausilio di un’apposita panca-tappetino in gommapiuma, a forma di cuneo, con angoli a 30, 60 e 90 gradi, utile per allenare tutte le parti del corpo ma anche strumento di punta per terapie riabilitative.
Se come me siete degli inguaribili pigri o se l’unico sport che fate è portare via la spazzatura, non può che interessarvi il metodo SlowFit: qui trovate un video per farvi un’idea più chiara sull’argomento.