
[mp-video id=”590146″ title=”Plastic radar, torna il servizio whatsapp per segnalare la presenza di rifiuti” content=”Torna Plastic radar, il servizio Greenpeace su whatsapp per segnalare la presenza di rifiuti” provider=”youtube” image_url=”https://media-s3.blogosfere.it/scienzaesalute/4/47d/hqdefault-jpg.png” thumb_maxres=”0″ url=”https://www.youtube.com/watch?v=l3e3ymTPjG0″ embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fNTkwMTQ2JyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PGlmcmFtZSB3aWR0aD0iNTAwIiBoZWlnaHQ9IjI4MSIgc3JjPSJodHRwczovL3d3dy55b3V0dWJlLmNvbS9lbWJlZC9sM2UzeW1UUGpHMD9mZWF0dXJlPW9lbWJlZCIgZnJhbWVib3JkZXI9IjAiIGFsbG93PSJhY2NlbGVyb21ldGVyOyBhdXRvcGxheTsgZW5jcnlwdGVkLW1lZGlhOyBneXJvc2NvcGU7IHBpY3R1cmUtaW4tcGljdHVyZSIgYWxsb3dmdWxsc2NyZWVuPjwvaWZyYW1lPjxzdHlsZT4jbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fNTkwMTQ2e3Bvc2l0aW9uOiByZWxhdGl2ZTtwYWRkaW5nLWJvdHRvbTogNTYuMjUlO2hlaWdodDogMCAhaW1wb3J0YW50O292ZXJmbG93OiBoaWRkZW47d2lkdGg6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDt9ICNtcC12aWRlb19jb250ZW50X181OTAxNDYgLmJyaWQsICNtcC12aWRlb19jb250ZW50X181OTAxNDYgaWZyYW1lIHtwb3NpdGlvbjogYWJzb2x1dGUgIWltcG9ydGFudDt0b3A6IDAgIWltcG9ydGFudDsgbGVmdDogMCAhaW1wb3J0YW50O3dpZHRoOiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7aGVpZ2h0OiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7fTwvc3R5bGU+PC9kaXY+”]
Anche quest’anno torna Plastic Radar, ovvero il servizio attivato da Greenpeace che permette di segnalare la presenza di rifiuti in plastica sulle spiagge, in mare, ed anche nei laghi e nei fiumi. Questi ultimi sono stati inseriti solo quest’anno, come spiega la stessa organizzazione, che ha anche pubblicato un video utile che vi permetterà di comprendere meglio come fare a utilizzare questo servizio, e migliorare così il nostro mondo un pezzetto alla volta.
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Usare Plastic Radar è molto facile. Non dovrete far altro che inviare un messaggio su WhatsApp al numero di Greenpeace +393423711267, segnalando la presenza dei rifiuti di plastica, inviando una foto del rifiuto e, se possibile, segnalando anche il marchio dell’azienda produttrice e le coordinate geografiche del luogo in cui è stato trovato il rifiuto. Naturalmente poi sarà importante gettare il rifiuto nell’apposito contenitore della raccolta differenziata.
I dati saranno disponibili nell’arco di 24-48 ore sul sito plasticradar.greenpeace.it. A parlarci di questo interessante progetto è stato, nei giorni scorsi, Giuseppe Ungherese, responsabile della Campagna Inquinamento di Greenpeace Italia, che spiega:
Nella nostra recente spedizione di ricerca e documentazione ‘Mayday Sos Plastica’ nel Tirreno abbiamo verificato che i nostri mari e le nostre spiagge sono soffocate dalla plastica. Tra i punti più contaminati la foce del Sarno, a conferma che i fiumi sono una delle principali vie di ingresso dei rifiuti in mare. Per questo raccogliamo anche segnalazioni relative alla presenza di rifiuti in plastica lungo fiumi e laghi.
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via | Ansa