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Poliomielite, si spera nell’eradicazione nel 2019

L'Oms spera di sconfiggere la malattia entro il 2019: ci sono stati solo 30 casi nel mondo durante tutto il 2018.

Poliomielite, si spera nell’eradicazione nel 2019

Un grande traguardo per la scienza. La poliomielite sta per essere un lontano ricordo, quando fino a 30 anni fa colpiva 350 mila bimbi ogni anno in 125 Paesi del mondo. Nel 2018 sono stati registrati meno di 30 casi, concentrati in solo due Stati, il Pakistan e l’Afghanistan. Potrebbe quindi diventare realtà l’auspicio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di sconfiggere la malattia entro il 2019.

La polio è una grave malattia infettiva del sistema nervoso centrale e colpisce soprattutto i neuroni motori del midollo spinale, provocando paralisi. I successi ottenuti sono arrivati grazie al vaccino e già da alcuni anni il mondo è vicino all’eradicazione totale, così come fu già per il vaiolo. Ovviamente per raggiungere l’obiettivo finale è necessario un’alta copertura immunitaria ovunque, cosa non sempre possibile in alcuni Paesi, a causa di problemi infrastrutturali e guerre.

Eliminare la poliomielite non è solo un successo medico ma anche un guadagno economico. Significa risparmiare circa 40-50 miliardi di dollari ogni anno. Al contrario, la mancata eradicazione dalle ultime roccaforti rimanenti potrebbe tradursi in una ripresa della malattia, con ben 200.000 nuovi casi previsti ogni anno entro 10 anni.

Come si trasmette il poliovirus? Il contagio avviene per via oro-fecale, attraverso l’ingestione di acqua o cibi contaminati o tramite la saliva e le goccioline emesse con i colpi di tosse e gli starnuti da soggetti ammalati o portatori sani. Il poliovirus si moltiplica nella mucosa oro-faringea, nell’intestino e nei tessuti linfatici sottostanti e può diffondersi anche attraverso le feci, ben prima che i sintomi della malattia siano evidenti.

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