La poliuria (parola composta da poli- e -uria il cui significato sta per “molta urina”), è un particolare disturbo della minzione che contraddistingue chi urina maggiormente, sia in termini di frequenza che di quantità, rispetto alla media fisiologica.
I sintomi e le cause della poliuria – che può essere notturna e/o da stress e senza sete – possono essere di diversa natura. In linea generale è bene contattare il medico quando la quantità di urina prodotta giornalmente supera i 2,5 litri negli adulti.
Ma cosa significa quando si urina troppo e come viene diagnosticata la poliuria? Ecco tutto quello che c’è da sapere in proposito per evitare di correre rischi per la propria salute.
La poliuria è un particolare disturbo che porta le persone che ne sono affette a urinare più della media fisiologica durante l’arco della giornata. Se il limite fisiologico è tendenzialmente fissato intorno ai 1500 ml di urina al giorno, le persone affette da poliuria nervosa tendono a superarlo, con una produzione che può arrivare anche a 2-3 litri al giorno.
La maggior parte delle persone urina 6 o 7 volte in 24 ore. Le persone che urinano più spesso, molto probabilmente, ma non necessariamente in quanto ognuno è diverso, sono affette da poliuria. Questa può diventare un problema nel momento in cui tende ad influenzare la qualità della vita di una persona.
Coloro che soffrono di poliuria notturna sperimentano un volume di urina elevato solo di notte restando la quantità di urina prodotta durante le ore diurne “normale”.
Questo può essere dovuto alla ritenzione di liquidi durante il giorno, che spesso si accumula nei piedi o nelle gambe e che, una volta sdraiati, circola liberamente, rientra nelle vene, viene filtrata dai reni ed espulsa tramite l’urina.
La poliuria da stress (nervosa) si manifesta anche in caso di stress emotivi molto intensi e gravi, che determinano un incremento della diuresi.
Si tratta di situazioni molto particolari nelle quali si vengono a trovare i pazienti e che talvolta si risolvono autonomamente, quando la fonte di stress e ansia passa, mentre altre volte necessitano dell’intervento del medico.
Alla poliuria si associa generalmente la polidipsia, ovvero l’aumento della sete quale fattore compensatorio per evitare la disidratazione dell’organismo. Tuttavia, è possibile riscontrare la poliuria senza sete: è il caso della adipsia, ovvero della lesione organica dell’ipotalamo (che è nota per essere la sede del centro della sete).
Un cenno merita, infine, la differenza tra poliuria e “pollachiuria”. Quest’ultimo termine identifica la condizione relativa ad un aumento della frequenza della minzione nell’arco delle 24 ore, ma non anche necessariamente al volume totale dell’urina emessa.
In molti casi la poliuria è il risultato dell’assunzione di quantità eccessive di liquidi (siano essi acqua o bevande quali tè, caffè o alcol). Sia l’alcol che la caffeina hanno noti effetti diuretici. Berne in eccesso può innescare la poliuria fino al punto di sviluppare disidratazione.
Se l’effetto diuretico dell’alcol è perenne, quello della caffeina può diminuire in base al grado di assuefazione.
Altre cause includono:
Ed ancora, possono contribuire un’infezione della vescica (comune nei bambini e nelle donne), l’incontinenza urinaria e un ingrossamento della prostata (più comune negli uomini di età superiore ai 50 anni).
Tra le cause della poliuria notturna possono annoverarsi anche un’insufficienza cardiaca congestizia, l’edema degli arti inferiori, disturbi del sonno (come l’apnea ostruttiva del sonno) ed alcuni farmaci oltre che una dieta ricca di sodio.
Tra le più diffuse cause della poliuria c’è il diabete. In caso di diabete mellito, elevate quantità di glucosio si accumulano nei tubuli renali e fanno aumentare il volume delle urine. Difatti, se normalmente i reni quando filtrano il sangue per produrre l’urina riassorbono tutto lo zucchero restituendolo al flusso sanguigno, nel caso del diabete, il livello degli zuccheri nel sangue è più alto della norma: ciò significa che non tutto lo zucchero viene riassorbito, e parte di questo finisce nelle urine dove assorbe più acqua.
A tal proposito, molto probabilmente il medico prescriverà un test del glucosio nelle urine per vedere se il corpo espelle zuccheri durante la minzione segno, appunto, di diabete mellito.
Un’altra forma di diabete chiamata diabete insipido aumenta il volume delle urine perché il corpo non produce abbastanza ormone antidiuretico noto come ADH. Il volume di urina può aumentare se non viene prodotto abbastanza ADH o se i reni non riescono a controllare correttamente il fluido che li attraversa.
La poliuria nervosa si manifesta con un aumento della quantità di urine emesse nell’arco di 24 ore. Oltre a fare molta pipì, sintomi correlati possono essere avere molta sete (proprio perché si perdono molti liquidi e questo può portare alla disidratazione), svegliarsi spesso di notte (tipico della poliuria notturna).
Normalmente, un individuo in buono stato di salute dovrebbe riuscire a dormire dalle sei alle otto ore durante la notte senza doversi alzare per andare in bagno. Chi soffre di poliuria lo fa diverse volte nell’arco della notte. Altri sintomi correlati sono stanchezza o sonnolenza anche dopo il risveglio dovute all’interruzione del ciclo del sonno.
Quando si considera poliuria? Più che una malattia, la poliuria è da ritenersi un sintomo: non esiste una vera e propria diagnosi della stessa. Tuttavia, se ne può individuare la presenza non appena il sintomo compare. Il processo di diagnosi per ciascuna causa è diverso, il medico si interesserà principalmente al momento nel quale il problema è insorto.
Utile può essere tenere una sorta di diario nel quale si annotano tutte le volte in cui si urina tenendo in considerazione 48 ore e specificando cosa e quanto si è bevuto/mangiato oltre al volume in ml della pipì. Inoltre, dovrebbero essere specificati gli eventuali farmaci assunti. Dopo un’analisi delle informazioni, il medico potrebbe ordinare delle analisi delle urine volte a verificare la presenza di eventuali infezioni.
E’ importante sapere come un tratto distintivo della poliuria sia la natura diluita dell’urina prodotta. Questa è infatti composta più da acqua che da pipì.
Come ridurre la poliuria? Per poter curare la poliuria nervosa, in primo luogo il medico dovrà riuscire a effettuare la diagnosi, tenendo in considerazione tutti i fattori sopra elencati e cercando di capire la reale causa della malattia. Solo a questo punto potranno essere messe in atto le terapie efficaci per poter curare la malattia che ha scatenato l’aumento di diuresi, risolvendo così anche il problema. Il trattamento infatti è di solito mirato alla causa sottostante.
Se la causa è l’ingrossamento della prostata, potrebbero essere necessari farmaci o interventi chirurgici. Qualora, invece, sia il diabete insipido nefrogenico indotto dal litio, potrebbe essere trattata interrompendo quest’ultimo. Se, infine, è causata dal diabete mellito, potrebbe alleviarsi nel momento in cui i livelli di glucosio nel sangue rientrano sotto controllo.
Oltre le eventuali cure ritenute necessarie dal medico, rimedi naturali per trattare la poliuria sono:
Se vi accorgete di urinare spesso o troppo, è consigliabile contattare il medico di base. La poliuria è un disturbo che può essere curato.
Se transitoria non è pericolosa per la salute. Tuttavia, è importante correggerla e, farlo precocemente, come bisognerebbe fare con qualsiasi altro disturbo, è la chiave per gestire e curare la propria salute nel miglior modo possibile. La poliuria, infatti, può influire sul sonno, sul lavoro e sul benessere generale incidendo di fatto sulla qualità della vita.