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Lo smog aumenta il rischio di demenza

Lo smog aumenta il rischio di demenza. La conferma arriva da questo nuovo studio.

Lo smog aumenta il rischio di demenza

Lo smog aumenta il rischio di demenza. A confermarlo è un nuovo studio condotto dai membri dell’Istituto Karolinska di Stoccolma e pubblicato sulle pagine della rivista Jama Neurology, secondo cui la metà dei casi di demenza causata dall’inquinamento sono collegate a una maggiore incidenza di malattie cardiovascolari e ictus.

Per il loro studio, gli autori hanno analizzato un campione di quasi 3000 persone con un’età media di 74 anni. La salute dei volontari è stata monitorata per un periodo di 11 anni, durante i quali 364 pazienti hanno ricevuto una diagnosi di demenza. Esaminando i livelli di smog a cui sono stati esposti gli anziani, è emerso che il rischio di demenza aumenta con l’aumentare dei livelli di inquinamento atmosferico:

Nel nostro studio abbiamo valutato il particolato fine PM2.5 e gli ossidi di azoto

hanno spiegato gli autori dello studio. In particolar modo, è emerso che il rischio di demenza aumenta del 50% con l’aumento della concentrazione di PM2.5 di 0,88 µg/m3 (microgrammi/metro cubo). Tale rischio aumenta inoltre del 14% ad ogni incremento di 8,35 µg/m3 della concentrazione di ossidi di azoto.

Nello studio osserviamo anche un importante ruolo delle malattie cardiovascolari e in particolar modo di ictus alla base dell’associazione tra smog e demenza: abbiamo calcolato che quasi il 50% dei casi di demenza da inquinamento era dovuto allo sviluppo di ictus. Questo ci porta a sospettare che l’effetto dell’inquinamento a livello cerebrale possa essere almeno parzialmente spiegato dall’effetto dannoso dello smog a livello cardio e cerebrovascolare.

Foto di TitusStaunton da Pixabay

via | Ansa

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