Preoccuparsi troppo fa male: ecco alcuni semplici trucchi per smettere
Siete delle persone che si preoccupano spesso e troppo? Ecco quali sono i rischi che corre la vostra salute, sia fisica che psicologica, ed i consigli per migliorare la vostra vita quotidiana.
Preoccuparsi troppo fa male: a dirlo è la scienza. Le preoccupazioni, infatti, non influenzano semplicemente una giornata in modo negativo, ma possono rilevarsi piuttosto pericolose e rovinare sia la salute mentale che quella fisica.
Esistono, infatti, delle persone che non fanno altro che preoccuparsi per qualsiasi motivo, a volte anche quando non sta accadendo nulla di “oggettivamente preoccupante”. In questi casi, è importante capire la problematica e iniziare a cambiare atteggiamento nei confronti della vita. Ma come fare? Come smettere di preoccuparsi troppo?
Preoccuparsi troppo fa male: ecco alcuni semplici trucchi per smettere
Se ci si rende conto di preoccuparsi in modo eccessivo ed immotivato, dunque, è bene correre ai ripari: esistono alcune sane abitudini ed alcuni semplici trucchi che possono aiutarci ad alleviare in modo naturale stress ed ansie. Una di queste è, ad esempio, lo sport.
Fare sport e mangiare bene riducono ansia e stress
Fare sport ogni giorno rappresenta un ottimo metodo per scaricare le tensioni accumulate durante la giornata: questa sana abitudine migliora anche il nostro sistema immunitario e la nostra salute in generale.
Un ulteriore trucco per smettere di preoccuparsi troppo? Seguire una dieta sana ed equilibrata e ridurre la quantità di caffeina assunta ogni giorno. La caffeina stimola infatti il sistema nervoso, contribuendo a farci sentire nervosi e agitati.
Tecniche di rilassamento per controllare i pensieri negativi
Risulta fondamentale non cacciare via i propri pensieri, ma osservarli per rendersi consapevoli delle preoccupazioni, analizzarli per capire cosa effettivamente genera in noi uno stato così negativo. Ripetere questa attività per almeno 15 minuti al giorno può darci la possibilità, man mano, di controllare tali pensieri negativi e rendersi conto che è possibile metterli da parte.
Per fare questo, è possibile affidarsi a delle tecniche di rilassamento o di meditazione: è importante non sottovalutare il potere di tecniche come la mindfulness, lo yoga, il tai chi, l’ascolto di musica rilassante e così via. Una di queste tecniche sarà sicuramente adatta a voi e, se messa in pratica con costanza e regolarità, vi aiuterà indubbiamente a risolvere il problema.
Affidarsi ad un esperto
Se nonostante i vostri sforzi e il vostro impegno, continuate a sentirvi oppressi e schiacciati dalle preoccupazioni, non esitate a parlare con un terapeuta, che vi aiuterà a sviluppare delle adeguate strategie per affrontare le questioni che scatenano in voi questo genere di atteggiamento.
Parlare con un medico potrebbe essere altrettanto efficace, dal momento che potrebbe consigliarvi dei rimedi naturali o farmacologici per ridurre l’ansia e trovare la serenità.
Non dimenticare però che, per risolvere davvero il problema, è importante comprenderne l’origine e lavorare su sé stessi con pazienza e costanza.
Ma perché preoccuparsi troppo fa male? Quali sono le conseguenze?
Le preoccupazioni possono influenzare in corpo in tanti modi: quando si è preoccupati, aumentano i livelli di ansia e di stress, emergono sensazioni spiacevoli che potrebbero interferire con l’appetito, con le nostre abitudini quotidiane, con le nostre relazioni, con il sonno, persino con il lavoro.
La preoccupazione cronica e lo stress emotivo possono innescare una serie di problemi di salute, causando un maggiore rilascio degli ormoni dello stress, come il cortisolo. Questa condizione può portare a sviluppare problemi come:
- vertigini
- secchezza della bocca
- battito cardiaco accelerato
- fatica
- mal di testa
- incapacità di concentrarsi
- irritabilità
- insonnia
- dolori e tensione muscolare
- fiato corto
- sudorazione anomala. Fra le conseguenze fisiche dell’eccessiva ansia provocata dalla tendenza a preoccuparsi eccessivamente vi sono anche un indebolimento del sistema immunitario, disturbi digestivi, problemi della memoria a breve termine, infarto, ma anche depressione e pensieri suicidi.
Le preoccupazioni possono angosciarci al punto tale da spingerci a trovare sollievo in abitudini poco sane, come l’eccessiva assunzione di cibo, il fumo di sigaretta, l’abuso di sostanze dannose.
Per questa ragione, è importante saper riconoscere di avere un problema (l’essere eccessivamente preoccupati per tutto), e correre ai ripari.