Primavera: tornano le allergie del polline e quelle alimentari
Con l’arrivo della primavera, tornano le vittime delle allergie tormentate da starnuti, lacrime, bruciore sulla lingua e gonfiore sulle labbra, all’aria aperta e spesso anche a tavola. Sono, infatti, 8 milioni e mezzo in Europa e circa 1 milione in Italia le persone che soffrono di allergie alimentari a frutta e verdura e sono anche […]
Con l’arrivo della primavera, tornano le vittime delle allergie tormentate da starnuti, lacrime, bruciore sulla lingua e gonfiore sulle labbra, all’aria aperta e spesso anche a tavola. Sono, infatti, 8 milioni e mezzo in Europa e circa 1 milione in Italia le persone che soffrono di allergie alimentari a frutta e verdura e sono anche allergiche ai pollini degli alberi. Questi sono i dati emersi durante il Food Allergy and Anaphylaxis Meeting dell’European Academy of Allergy and Clinical Immunology (EAACI) svoltosi nei giorni scorsi a Venezia.
L’allergia a frutta e verdura che si accompagna all’intolleranza ai pollini di alberi come la betulla o il nocciolo o delle graminacee si chiama sindrome orale allergica. Questa “doppia allergia” è dovuta a una sorta di reazione “crociata”, perchè alcune proteine degli allergeni degli alberi sono comuni ad altre specie vegetali. Così, ad esempio, essere allergici a pesche, mele, albicocche e prugne significa spesso non riuscire a tollerare i pollini di betulla. Purtroppo la lista dei cibi che danno una reazione crociata con i pollini si allunga in continuazione e comprende ormai vegetali di ogni tipo, da sedani, finocchi e soia a vari tipi di frutta tropicale come avocado e frutto della passione.
In genere le reazioni allergiche dovute alla sindrome orale allergica sono relativamente lievi, tuttavia il paziente può andare incontro a reazioni particolarmente fastidiose in primavera, quando i sintomi delle pollinosi possono essere molto accentuati. Complici le abitudini alimentari e i consumi diversi da Paese a Paese, in Europa le allergie ai vegetali sono assai eterogenee: se noci, nocciole e arachidi la fanno da padrone nei Paesi anglosassoni dove rappresentano oltre il 30 per cento delle allergie alimentari, in Europa continentale a scatenare il maggior numero di reazioni allergiche nella popolazione adulta sono i prodotti freschi.
In ogni Stato dell’Unione prevale l’allergia nei confronti di un frutto o di una verdura diversi: mentre in Italia e in Spagna sono le pesche e le albicocche a scatenare il maggior numero di reazioni allergiche, in Francia e in Germania l’allergia più diffusa riguarda le mele, nel Regno Unito il frutto più spesso “proibito” è la prugna, in Svizzera e Olanda sono sedano e finocchi a fare il maggior numero di vittime.
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