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Problemi del sonno, è colpa della mancanza di buio?

I problemi del sonno sono davvero molto comuni. Ma è possibile che la causa sia dovuta ad una mancanza di buio? Ecco cosa emerge da un nuovo studio.

Problemi del sonno, è colpa della mancanza di buio?

Problemi del sonno: la causa va ricercata nella mancanza di buio? A suggerirlo è un nuovo studio dell’UCLA, i cui membri hanno seguito tre piccole società preindustriali, due in Africa e una in Sud America, con lo scopo di stabilire se le abitudini del sonno nel mondo industrializzato sono davvero “innaturali”. Per far ciò, gli esperti hanno confrontati tali abitudini con quelle delle poche società sulla Terra che vivono ancora senza elettricità.

Gli esperti hanno scoperto che la quantità di ore impiegate a dormire per coloro che vivono in Paesi industrializzati e per coloro che vivono in società preindustriali è più o meno la stessa (dalle 5 alle 7 ore di sonno effettivo per notte), per cui i problemi del sonno non sembrerebbero essere collegati alla quantità di ore spese a dormire, quanto piuttosto dalla quantità di tempo che si trascorre effettivamente al buio, ma non solo!

A giocare un ruolo determinante sarebbero, per cominciare, le variazioni di temperatura, che nelle società preindustriali influenzano il momento del risveglio al mattino. Per le persone che dormono in un ambiente moderno, le fluttuazioni di temperatura nelle camere da letto sono praticamente minime, e non esercitano dunque alcuna influenza in tal senso.

Inoltre, nelle società preindustriali il sonno sarebbe intervallato da risvegli che possono protrarsi anche fino a un’ora. Tali risvegli sembrano mettere in discussione la convenzione secondo cui un buon sonno dovrebbe essere necessariamente “unico” e intero. Svegliarsi durante la notte non dovrebbe essere necessariamente considerato, quindi, come un “disturbo del sonno”.

Ma la grande differenza tra la qualità del sonno nel mondo industrializzato e quella nel mondo preindustriale riguarda essenzialmente la luce. Le persone che vivono in società preindustriali spendono molto più tempo al buio rispetto a quelle che vivono nel mondo industrializzato. La luce elettrica può ritardare o arrestare la fisiologia del sonno, cosa che la luce di un fuoco o di una fiamma non potrebbe fare. I soggetti che vivono nelle società preindustriali, sono spesso esposti a buio per 11 o 12 ore a notte, mentre nelle società industrializzate, le persone sono in genere esposte all’oscurità solo fino a quando non si svegliano, generalmente per circa sette ore o meno. Infine, a contare è anche il tipo di luce.

E’ stato già dimostrato infatti che una luce chiara e a breve lunghezza d’onda (una luce blu, ad esempio) può compromettere la qualità del sonno ben più rispetto a una luce rossa o gialla.

via | MedicalXpress

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