La prolattina alta, nota anche come iperprolattinemia, è la condizione per la quale i livelli di tale ormone nel sangue sono superiori alla norma. Nonostante rappresenti uno degli ormoni cruciali nel corpo – svolge un ruolo fondamentale nella regolazione della produzione del latte materno e in quella del ciclo mestruale – una sua eccessiva produzione può portare a disturbi ormonali indesiderati. In questo articolo, analizziamo quali cibi evitare in caso di prolattina alta e come è possibile ridurne i livelli in modo naturale.
La prolattina è un ormone prodotto dalla ghiandola pituitaria anteriore, situata alla base del cervello. Questo ormone svolge un ruolo chiave nella regolazione della crescita delle ghiandole mammarie durante lo sviluppo e nella produzione di latte materno durante la gravidanza e l’allattamento. I suoi valori di riferimento possono cambiare in funzione di età, sesso e strumentazione in uso nel singolo laboratorio. Ma, in via generale, sono considerati “normali”, quelli compresi nei range:
Quando i livelli di prolattina aumentano oltre i livelli considerati nella norma, possono verificarsi disfunzioni ormonali con conseguenti effetti negativi sulla salute.
In situazioni non fisiologiche, un aumento può essere causato da situazioni di forte stress o essere legato a situazioni di ipotiroidismo o di sindrome di ovaio policistico. Una dieta sbilanciata può contribuire all’aumento dei livelli di prolattina. Per questo motivo, per contribuire a farli rimanere nella norma, si consiglia di seguire un’alimentazione sana e bilanciata, ricca di frutta e verdura e con particolare attenzione ad evitare carenze. Una dieta giornaliera che inizi con una buona ed abbondante colazione e che includa, nel caso in cui il medico lo ritenga opportuno, un’integrazione di calcio, magnesio, vitamina B6, e vitamina D possono essere di aiuto.
Alcuni alimenti, di contro, possono stimolare la produzione eccessiva di questo ormone. Quelli da tenere d’occhio se state cercando di bilanciarne i livelli includono asparagi, albicocche e datteri. Tutti questi alimenti sono ricchi triptofano, una sostanza che stimola la produzione di prolattina in modo naturale.
In caso di livelli elevati di prolattina, è importante apportare modifiche alla dieta e allo stile di vita. Oltre un’alimentazione, come abbiamo visto, ricca di frutta, verdura, proteine magre e cereali integrali, bisognerebbe privilegiare alimenti ricchi di vitamina B6 (che è stata associata alla regolazione dei livelli di tale ormone), come banane, avocado, noci e semi; e di vitamina E, che è efficace nel prevenire naturalmente aumenti dell’ormone. Inoltre, è importante imparare a gestire al meglio lo stress. Questo, infatti, può influenzare negativamente gli ormoni. Praticate yoga, meditazione e attività fisica regolare. Ma evitate allenamenti o attività ad alta intensità.
Mantenere un equilibrio ormonale sano è fondamentale per la salute generale. L’aumento dei livelli di prolattina può portare a disturbi ormonali indesiderati, ma apportando modifiche alla dieta e allo stile di vita è possibile ristabilire l’equilibrio. Evitate alimenti quali datteri, asparagi e albicocche e privilegiate cibi ricchi di vitamina B6 ed E.
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