Pronto soccorso: nuovi codici numerici e stop a lunghe attese
La Ministra Grillo ha studiato una nuova organizzazione dei pronto soccorso, ma mancano i soldi e soprattutto i medici.
Una vera e propria rivoluzione sta per arrivare nei Pronto soccorso. L’obiettivo è decongestionare il servizio. Il piano studiato dalla squadra del ministro della Salute, Giulia Grillo, ripensa completamente l’organizzazione nell’ottica di ridurre le attese e rispondere in modo più appropriato alle esigenze dei cittadini.
Che cosa prevede? Via i codici a colori per il Triage (bianco verde giallo e rosso) si passa ai numeri da 1, il più grave, a 5. L’attesa non dovrà mai superare le 8 ore per la presa in carico e la disponibilità dei letti per il ricovero sarà gestita da un Bed manager, ovvero un infermiere che andrà a caccia dei letti liberi. Si ipotizza pure il blocco dei ricoveri programmati e l’istituzione di aree di ricovero temporaneo, le Admission Room, esterne al Pronto Soccorso dove sistemare i pazienti in attesa di ricovero.
I codici sono i seguenti:
1 emergenza per compromissione delle funzioni vitali, accesso immediato;
2 urgenza per rischio compromissione funzioni vitali, accesso entro un quarto d’ora;
3, urgenza differibile per condizione stabile con sofferenza e richiesta prestazioni complesse, entro un’ora;
4 urgenza minore, massima attesa 120 minuti.
5 non urgente, entro 4 ore.
Sulla carta la rivoluzione del Pronto Soccorso è un bel progetto, ma mancano i fondi e soprattutto il personale medico. In corsia si calcola che manchino già circa 16.000 camici bianchi. Dove si possono reperire? Un cosa è sicura è stato respinto alla Camera l’emendamento che dava il via libera al recupero dei pensionati fino a 70 anni che potrebbe essere ripresentato in Aula.