Proprietà benefiche della papaya
E’ una pianta di aspetto simile alla palma, originaria delle zone tropicali. Il nome Papaya deriva da “Pawpaw”, un termine con cui le popolazioni indigene dell’Australia e della Nuova Zelanda chiamavano i suoi frutti che somigliano a grossi meloni.La papaya contiene la papaina, un enzima che svolge un’azione proteolitica, utile per migliorare la digestione, come […]
E’ una pianta di aspetto simile alla palma, originaria delle zone tropicali. Il nome Papaya deriva da “Pawpaw”, un termine con cui le popolazioni indigene dell’Australia e della Nuova Zelanda chiamavano i suoi frutti che somigliano a grossi meloni.
La papaya contiene la papaina, un enzima che svolge un’azione proteolitica, utile per migliorare la digestione, come da sempre facevano le popolazioni indigene del centro-America. E’ ricchissima di vitamina C e già ai tempi di Marco Polo si notava che questo frutto faceva guarire i marinai dallo scorbuto, quando i lunghi viaggi impedivano il rifornimento di cibi freschi.
La papaya è ricca di antiossidanti (ottimi contro i radicali liberi) come selenio, flavonoidi (importanti per la circolazione sanguigna), carotene, provitamina A. I carotenoidi in particolare sono presenti in quantità superiore anche rispetto a pompelmo, avocado, arance, kiwi e persino carote.
La papaya è molto ricca anche di minerali come potassio, magnesio e calcio. E’ utile anche per purificare l’organismo facilitando l’eliminazione delle sostanze di scarto.
Tra le altre proprietà benefiche: migliora la digestione, fornisce un gran numero di vitamine, minerali, oligoelementi e numerose sostanze antiossidanti (che riducono lo stress ossidativo e la conseguente formazione di radicali liberi, rallentando l’invecchiamento cellulare). Ristabilisce l’equilibrio acido-base dell’organismo facendolo virare verso l’alcalinità, che è una condizione più salutare poiché ostacola la formazione di radicali liberi.
E’ indicata pertanto nella digestione lenta, nei disturbi di tipo dispeptico come flatulenza, gonfiori intestinali, pesantezza postprandiale, soprattutto dopo pasti proteici abbondanti; stati di intossicazione da tossine e sostanze di scarto; invecchiamento precoce.